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Se la Innocenzi ci prova ancora…

Giulia Innocenzi

© Public Domain

Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 21/11/14

Nuova puntata di Anno Uno su La7. Anche questa settimana la comunicazione è anticattolica...
I cattolici sono brutti e cattivi. Peggio. I cattolici sono omofobi, un peccato che non gli verrà perdonato, specialmente dalla "Chiesa Gay" di "Nostra Signora dei Radicali", al secolo Giulia Innocenzi. 
Già la settimana scorsa abbiamo sentito l'autorevole punto di vista delle Femen che ci ricordavano quanto fosse pericolosa la presenza del Papa in Italia, figuriamoci quando sarebbe poi andato a Bruxelles a parlare al Parlamento Europeo invitato niente meno che dal socialista Martin Schulz, noto baciapile…
Intervento, quello delle Femen, a cui seguì il giorno dopo una "performance" grottesca del gruppo in Piazza San Pietro il giorno dopo con la profanazione di alcuni crocifissi. Insomma la libertà per tutti, tranne che per chi crede in Cristo e ha scelto la Chiesa cattolica come casa…
Non contenta – o forse non avendo altri argomenti chi lo sa – il programma condotto da Giulia Innocenzi su La 7 continua la sua crociata contro la Chiesa di Roma. Questa volta senza ospitate, ma con qualche frecciata in studio, e con un più o meno riuscito video satirico dei The Jackal, che vi proponiamo anche noi, così potete capire quanto siete brutti e cattivi: 
Capito? Vi dovete omologare. Non solo perché gay è bello – tra un po' ci diranno che è addirittura meglio – ma soprattutto perché voi che leggete la Bibbia tutti i giorni (messaggio gravissimo!), solo per questo, siete esposti al virus dell'omofobia. Ma queste persone sanno cosa dice il Catechismo sull'omosessualità? Ne dubito.
Davvero – rompendo ogni liberale separazione tra Stato e Chiesa – vogliono imporre l'idea che è la Chiesa che deve sposare le persone omosessuali? Ma se il presupposto del matrimonio canonico è la diversità (nella coppia, non della coppia), possiamo – in nome della libertà – continuare a ritenere opportuno che un sacramento si debba svolgere in un certo modo? La psicopolizia suggerita dallo sketch è il conformismo: nessuno vi perdonerà per aver detto quello che pensate, vi dovete censurare, non dovete ragionare e difendere con pacatezza la vostra posizione. Dovete dire solo e ossessivamente quello che gli altri vi chiedono per farvi accettare. 
Dobbiamo amare gli omosessuali per quello che sono: persone. Non è possibile pensare che l'orientamento sessuale di ciascuno di noi determini l'intero nostro destino. Davvero un gay o un eterosessuale sono solo soltanto questo? Per Dio no, per certe ideologie sì. Scegliete voi. Noi intanto cambiamo canale (perché di questo si tratta: di ricerca ossessiva dello share…) e ci spariamo Che Dio ci aiuti 3 con l'ottima Elena Sofia Ricci. Siamo soli? Direi di no:
"Su Rai1 la fiction in prima tv Che Dio Ci Aiuti 3 ha conquistato 7.422.000 spettatori pari al 26.94%, nel primo episodio, e 6.987.000 spettatori pari al 31.5%. Su Canale 5 Zelig ha raccolto davanti al video 3.505.000 spettatori pari al 14.86% di share. Su Italia 1 Pitch Black ha registrato 1.322.000 spettatori (5.15%). Su Rai2 il talk showVirus ha intrattenuto 1.051.000 spettatori (4.45%). Su Rai3 il film Reality in prima tv ha raccolto davanti al video 1.069.000 spettatori (4.03%) mentre su Rete4 Life totalizza 1.097.000 spettatori (4.76%). Su La7 Anno Uno è stato visto da 842.000 spettatori (3.67%)" (Davidemaggio.it su dati Auditel, 21 novembre).
Ma non ditelo alla Innocenzi, che poi ci resta male…

Tags:
ideologia gender
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