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Ali Agca chiede di incontrare papa Francesco in Turchia

Ali Agca – Pope Francis

© MUSTAFA OZER / AFP - SABRINA FUSCO/ALETEIA

The man who attempted to kill Pope John Paul II, Mehmet Ali Agca gestures during a press conference in Istanbul, on March 29, 2010. Mehmet Ali Agca, was released from prison in the Turkish capital Ankara, nearly 30 years after the assassination attempt on St. Peter's Square. Agca served 19 years in an Italian prison for the attack, before being pardoned on the pope's initiative in 2000 and extradited to serve a sentence in Turkey for crimes including the 1979 

Ary Waldir Ramos Díaz - Aleteia - pubblicato il 21/11/14

33 anni dopo l'attentato a Giovanni Paolo II, Agca rivolge un messaggio al Vaticano

Mehmet Ali Agca ha chiesto di poter incontrare papa Francesco in Turchia. Il killer professionista che nel 1981 ha sparato quattro proiettili contro papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro ha chiesto al Vaticano un appuntamento per incontrare il pontefice durante il suo viaggio in Turchia, programmato dal 28 al 30 novembre. Per il momento, la Santa Sede non ha dato alcuna risposta.

L'agenzia turca Anadolu ha reso noto che Ali Agca ha chiesto al Vaticano “in modo non ufficiale” di incontrare il Successore di Pietro. “Per il momento non ho ricevuto risposta […] Ho già incontrato un altro papa, quindi è normale che incontri papa Francesco”, ha affermato Agca.

Il riferimento è all'incontro privato tra Giovanni Paolo II e Agca nel 1983 nel carcere romano di Rebibbia, dove il cittadino turco scontava la pena per aver attentato alla vita del pontefice.

In quell'occasione, il futuro santo ha chiesto di pregare per Agca e ha detto pubblicamente che lo aveva perdonato sinceramente per aver cercato di ucciderlo il 13 maggio 1981, quando venne ferito in modo grave all'addome.

I veri motivi che lo hanno spinto ad attentare alla vita dell'allora pontefice sono ancora un mistero. All'inizio dichiarò di essere stato pagato dai servizi segreti bulgari, poi diede piste sull'ex URSS (KGB), in seguito ritrattò e si contraddisse continuamente davanti alla magistratura italiana.

Agca, 56 anni, ha scontato quasi 20 anni di carcere in Italia. Ora si trova in patria, dove ha scontato 10 anni di prigione per altri crimini commessi in gioventù e collegati al terrorismo.

Il 18 gennaio Agca è uscito dal carcere di Ankara dichiarando fatti apocalittici che mettono in discussione la sua salute mentale.

Ex militante di un gruppo di estrema destra turco, ha spiegato di voler stringere la mano di papa Francesco, che ritiene un leader impegnato per la pace e la giustizia.

Il vescovo di Roma incontrerà dal 28 al 30 novembre in Turchia il Presidente, Recep Tayyip Erdogan, e il patriarca Bartolomeo I. Francesco sarà il quarto pontefice a visitare il Paese, dopo Paolo VI nel 1967, Giovanni Paolo II nel 1979 e Benedetto XVI nel 2006.

L'agenda del papa dà grande rilevanza a ecumenismo, libertà religiosa e coesistenza religiosa tra islam e cristianesimo, nonché alla difesa delle minoranze etniche e religiose in Oriente, ai rifugiati di Siria e Iraq e all'avvicinamento con gli ortodossi.

Quello in Turchia sarà il sesto viaggio internazionale di papa Francesco, dopo quello in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù nell'estate 2013, quello in Terra Santa in primavera, in Corea del Sud ad agosto, in Albania il 21 settembre e a Strasburgo al Parlamento Europeo il 25 novembre.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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