Definita l’agenda dei lavori della prossima sessione dell’assemblea dei vescoviLe luci sul Sinodo straordinario sulla famiglia del 2014 si sono spente appena da un mese e già si è al lavoro per preparare il Sinodo ordinario sullo stesso tema che si terrà dal 4 al 25 ottobre 2015.
Il Consiglio ordinario del Sinodo dei Vescovi si è riunito nei giorni il 18 e 19 novembre per fare un bilancio dell’assemblea celebrata ad ottobre e preparare la prossima che avrà per tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.
Il 18 il Consiglio è stato presieduto dallo stesso papa Francesco che con la sua presenza, afferma una nota della Sala stampa della Santa Sede “ha sottolineato l’importanza che attribuisce al Sinodo, come espressione della collegialità episcopale, e alla famiglia, tema delle due Assemblee”.
Il segretario generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri, è tornato nella sua introduzione sul clima vissuto durante i lavori di ottobre caratterizzato da “libertà, sincerità e spirito di comunione fraterna” grazie all’ampia possibilità di confronto. Il documento finale, la Relatio Synodi, ha ribadito Baldisseri “riflette fedelmente con le loro sfumature, i risultati dei lavori sinodali e si presenta come buona sintesi del processo compiuto durante l’Assemblea”.
Adesso si tratta di vivere con pienezza il tempo tra le due assemblee sinodali che rappresenta un unicum nella storia della storia sinodale e, in definitiva, un esperimento da mettere a punto. Punto di partenza è la riflessione già maturata che deve essere approfondita. La “palla” passa quindi alle Conferenze episcopali a cui è affidato il compito di trovare gli strumenti per coinvolgere ulteriormente anche le diverse istanze ecclesiali nella riflessione sinodale sulla famiglia. Se in precedenza, si era parlato di un nuovo questionario (analogo a quello inviato a novembre 2013 alle diocesi per raccogliere le opinioni dei cattolici di tutto il mondo su questioni come il divorzio, l'omosessualità, la poligamia), per organizzare il confronto nel tempo tra le due assemblee, i vescovi del Consiglio ordinario del Sinodo hanno invece preferito accompagnare semplicemente la Relatio Synodi con una serie di punti “che aiutino la sua recezione e il suo approfondimento” tenendo conto che diversi aspetti, nell’ambito del tema molto ampio della famiglia, erano rimasti fuori.
Insieme questi due testi costituiscono i Lineamenta per la prossima assemblea ordinaria. La tabella di marcia prevede che i Lineamenta siano recapitati alle Conferenze episcopali di tutto il mondo all’inizio di dicembre prossimo in modo tale che le risposte possano possano pervenire in tempo utile per essere elaborate nell’Instrumentum Laboris prima dell’estate del 2015.
Nell’incontro del 18 e 19 si è affrontato anche il tema della comunicazione nella scorsa assise con delle considerazioni che “potranno essere utili in vista della preparazione della prossima Assemblea Ordinaria”. Una riflessione giustificata dopo le polemiche sorte circa la pubblicazione o non pubblicazione della relatio di metà lavori e delle sintesi dei circoli minori. Nella votazione finale del documento, inoltre, tre paragrafi — due sui divorziati e risposati e uno sugli omosessuali — avevano ottenuto la maggioranza assoluta, ma non quella di due terzi normalmente richiesta a proposito delle deliberazioni del Sinodo (va ricordato, tuttavia che la struttura stessa di questo Sinodo è cambiata, non essendoci state le classiche propositiones finali affidate poi al pontefice per la redazione dell’esortazione post sinodale). Papa Francesco, tuttavia, aveva disposto che fossero pubblicati lo stesso nella relatio finale.
Non si è parlato, invece, ha chiarito il portavoce della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, di nomine. Sono, quindi, da ritenere al momento non confermate le voci riportate dalla stampa nei giorni scorsi secondo le quali Bergoglio avrebbe già confermato per il 2015 sia il relatore generale sia il segretario speciale del Sinodo: il cardinale Péter Erdo e l’arcivescovo teologo Bruno Forte.
Il lavoro del Sinodo? Prosegue in vista del 2015
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