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Come dieci suore polacche diedero la vita durante la II Guerra Mondiale

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Gerardo Rodríguez - Aleteia - pubblicato il 20/11/14
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Nell’esercizio di una carità eroica, si immolarono per aiutare centinaia di feritiDall'inizio dello scoppio dell'insurrezione nella casa della Congregazione delle Suore della Resurrezione situata in via Krasiński nel distretto di Zoliborz si trova un ospedale da campo per assistere gli insorti. Le religiose offrono il proprio aiuto agli insorti feriti con la massima dedizione e grande fervore.

Dal vicino Istituto di Chimica i tedeschi sparano continuamente contro il monastero e reiterano gli attacchi. I feriti vengono trasportati nelle cantine e nei rifugi.

Di fronte a questa situazione, il comando del distretto di Zoliborz decide di smantellare l'ospedale e di ricollocarlo nel complesso di case di piazza Wilson. È un compito molto pesante e allo stesso tempo pericoloso. Il trasferimento dell'ospedale deve essere realizzato in due tappe. Nella prima, l'ospedale viene trasferito in via Mickiewicz. Durante questa azione suor Feliciana viene ferita al torace.

Alcuni giorni dopo ha inizio la seconda tappa. I feriti vengono trasportati in un grande complesso di via Sulkowski. Tra le case in fiamme e il bagliore accecante dei razzi, per due notti religiose e infermiere scivolano lungo le strade come anelli di una catena trasferendo circa 300 feriti tra le macerie e i crateri. L'ospedale è stato collocato nei rifugi e nelle cantine; 15 suore con suor Rafaela si occupano dei feriti.

Il 31 agosto 21 aerei si avvicinano al distretto di Zoliborz e sganciano le proprie bombe sui blocchi di case e sulle barricate degli insorti. I bombardieri stanno volando impunemente a bassa quota. È la più grande incursione aerea avvenuta fino a quel momento. Molte case vengono distrutte e oltre 100 persone muoiono sotto le macerie. I feriti sono moltissimi.

Quel giorno muoiono sotto le macerie dieci suore della Resurrezione che stavano svolgendo il proprio dovere, ovvero nell'esercizio di una carità eroica.

Non vogliamo dimenticarle ed ecco quindi i loro nomi e qualche breve nota biografica.

Nella casa al numero 34 di via Mickiewicz sono morte la madre superiora Elzbieta (Franciszka Wyzińska) e suor Katarzina (Katarzina Iwanicka). Stavano cucendo la biancheria dei feriti nel garage della casa.

Elzbieta (Franciszka Wyzińska)
Era nata il 4 ottobre 1875 a Przasnysz. Dopo essersi laureata era entrata nella Congregazione il 20 giugno 1895. Pochi anni dopo la sua professione religiosa era stata designata superiora a Czestochowa, poi all'Istituto del Buon Pastore di Varsavia. Nel 1910 era stata maestra delle novizie, nel 1922 nuovamente superiora a Czestochowa. Nel 1920 il secondo Capitolo Generale l'aveva eletta seconda consigliera generale e superiora della casa di Roma. Nel 1926 era tornata in Polonia.

Katarzina (Katarzina Iwanicka)
Era nata il 22 novembre 1872 a Rokytnice, nella diocesi di Przemysl. Era entrata nella Congregazione nel 1895. Aveva accompagnato la madre fondatrice nei suoi viaggi, curandola nella sua malattia, e ha trovato con lei la morte sotto le macerie.

Nella casa al numero 10 di via Mickiewicz sono morte 4 suore: Ambroza (Aniela Nowak), Berchmansa (Waleria Laska), Celestyna (Joanna Kazimirska) e Kajetana (Anna Lewkowicz), incaricate di lavare e rammendare gli abiti dei feriti.

Ambroza (Aniela Nowak)
Era nata il 10 ottobre 1920 a Niewiadówce, nel distretto di Kolbuszowa. Era entrata nella Congregazione il 28 novembre 1938. All'inizio della guerra iniziò a perdere la vista e i medici affermavano che c'era il pericolo di una cecità totale.

Berchmansa (Waleria Laska)
Era nata il 20 febbraio 1915 a Kruzewie, vicino Koscierzyna. Era entrata nella Congregazione il 2 ottobre 1938. Aiutava nei lavori domestici.

Celestyna (Joanna Kazimirska)
Era nata il 6 maggio 1917 a Zydówce, nel distretto di Gniezno. Dopo la scuola primaria aveva seguito un corso della durata di un anno come collaboratrice domestica. Era entrata nella Congregazione il 19 novembre 1939 e si occupava dei lavori domestici.

Kajetana (Anna Lewkowicz)
Era nata il 16 aprile 1897 a Bialystok. Aveva lavorato come prefetto del noviziato e poi nell'internato.

Nella casa di via Sulkowski morirono 4 suore che esercitavano l'insegnamento. Due insegnavano in una scuola primaria: Antonina (Zofia Nowocień) (24.8.1913), seminario di magistero, e Bernadetta (Wilhelmina Markiewicz) (25.5.1916), anch'ella con il seminario di magistero.

Maria Bogumila (Antonina Jeske) (3.9.1911), corso di catechista, lavorava nell'internato di Zoliborz.

Kolumbia (Maria Wozniak) (19.9.1903), magistra historii. Le venne affidato l'insegnamento della storia nella scuola secondaria e nel liceo di Wejherowo, ma poi scoppiò la guerra, per cui dovette rimanere a Varsavia.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]