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“Catholics come home”: saperne un po’ di più

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Aleteia - pubblicato il 20/11/14
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Iniziativa per invitare a tornare alla Chiesa le persone che sono state battezzate ma l’hanno abbandonatadi Editrice Cléofas

Forse hai già visto il video Catholics come home (Cattolici, tornate a casa), di Tom Peterson. In sostanza, invita a tornare alla Chiesa le persone che sono state battezzate in essa ma poi l’hanno abbandonata, oltre a rafforzare nella fede i cattolici insicuri, dando loro le basi per una fede solida e per non aver paura di esprimerla pubblicamente.

Tom Peterson menziona la propria esperienza di conversione, molto comune: cattolico fin dalla nascita, non gli importava della fede. Era interessato solo alla ricchezza, alla vita professionale, al potere e alla proiezione sociale. Fino a quando una volta ha partecipato a un ritiro nella sua parrocchia in cui ha avuto un incontro con il Signore in occasione del quale è nata l’idea degli “apostolati nei mezzi di comunicazione” come risposta alla Nuova Evangelizzazione chiesta da Giovanni Paolo II.

Peterson ha anche scritto un libro dallo stesso titolo, una grande apologetica piuttosto obiettiva della fede, senza giri di parole.

In questa sede l’ideatore di questo importante movimento racconta un po’ il motivo per il quale è iniziato tutto, soprattutto ciò che lo ha spinto a scrivere un libro e a rivolgerci un invito. Spiega Peterson:

"Sei stato chiamato ad essere uno di questi eroi santi!

Sicuramente Madre Teresa è un esempio di amore estremo di sacrificio al servizio di una chiamata vocazionale.

Probabilmente conoscerai persone che sono indifferenti nella loro vita spirituale, che in genere si dimenticano di Dio e si dedicano completamente alla ricerca di quello che credono siano il successo e la felicità… Per questo ho scritto questo libro – per condividere con te e con gli altri modi sperimentati di entrare in un rapporto più profondo con Dio e con la sua Chiesa, e per aiutare a portare i tuoi familiari e i tuoi amici nella nostra famiglia universale, cattolica.

La missione principale di questo libro è aiutarti a diventare una testimonianza laica della Nuova Evangelizzazione.

Cosa significa? Essere testimone laico della Nuova Evangelizzazione è spezzare la nostra routine quotidiana per vivere una vita cattolica più eroica, un disegno progettato non solo per sacerdoti e suore e non solo destinato a diaconi e monaci, ma a me e a te, persone comuni.

Dobbiamo essere testimoni che certificano le meraviglie di vivere un rapporto di alleanza con il Cristo risorto e di essere membra vive della sua famiglia, la Santa Chiesa cattolica. Imparando e condividendo la tua fede cattolica, puoi sperimentare la più grande avventura della tua vita, come ti doni nel modo più completo, più appassionato, alla volontà di Dio e ai suggerimenti dello Spirito Santo. Tutto si riassume nel donarsi alla Divina Provvidenza, confidando nel fatto che Dio concederà tutto ciò di cui si ha bisogno.

Per iniziare questo cammino, devi imparare la tua fede; alla fine dei conti, possiamo dare solo ciò che possediamo. Il reverendo David L. Ricken, presidente del Comitato per l’Evangelizzazione e la Catechesi della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, ha detto: “Per evangelizzare, prima di tutto, una persona deve essere evangelizzata, perché è questo il cuore della Nuova Evangelizzazione”.

Devi inoltre essere aperto ad essere riempito dalla misericordia, dalla grazia e dall’amore di Cristo. Una volta immerso nell’amore di Cristo, potrai condividere meglio il Suo amore con gli altri.

Il momento di agire è questo, visto che il mondo continua a muoversi rapidamente e molti dei nostri cari si allontanano dalla fede cattolica. La maggior parte si allontana del tutto da Dio. L’ateismo e l’agnosticismo stanno crescendo a livelli allarmanti. La Chiesa e il mondo hanno un’estrema necessità di veri testimoni cristiani, che siano autentici e dediti eroi della fede, santi moderni che aiutano a portare più anime in cielo. Tu sei stato chiamato ad essere uno di questi eroi santi!

Leon Bloy, un romanziere francese e appassionato convertito al cattolicesimo, ha scritto una volta: “C’è solo una tragedia… non essere stato santo”. Il grande desiderio di Nostro Signore per te è che diventi santo, un essere sacro. Nella seconda lettera a Timoteo (1,9), San Paolo ci dice: “Egli ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità”".
 

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]