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Gli ordinariati di ex anglicani: più di 3.000 in 5 anni

Peregrinación del ordinariato norteamericano a Roma – it

© ordinariateexpats

<font class="textoarticulo_rel"><em>Peregrinos del ordinariato norteamericano (incluyendo al clero, sus esposas e hijos) con el Papa Francisco</em></font>

Religión en Libertad - pubblicato il 18/11/14

Benedetto XVI li ha istituiti per gruppi di tradizione anglicana che cercavano la piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi propri

Il 4 novembre 2009, Benedetto XVI ha promulgato la costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus per accogliere gruppi di cristiani di tradizione anglicana che volevano entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi del patrimonio culturale e liturgico anglicano.

È stata l'origine dei tre ordinariati anglo-cattolici attuali, nei quali in questi cinque anni sono entrati oltre 3.000 ex anglicani, in quasi 90 comunità in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia.

I primi cinque vescovi
I primi a compiere questo passo sono stati cinque vescovi anglicani stanchi di constatare la deriva dottrinale dell'anglicanesimo, sempre più lontano dalla Scrittura e dalla Tradizione e senza prospettiva dell'unità che Cristo chiede alla sua Chiesa. Se volevano vivere l'unità, dovevano essere loro a compiere questo passo, personalmente.

Erano i vescovi anglicani di Ebbsfleet, Andrew Burnham, di Richborough, Keith Newton, e di Fulham, John Broadhurst, e due vescovi già ritirati: Edwin Barnes, che aveva guidato Richborough, e David Silk, ex vescovo di Ballarat (Australia). E con loro le loro mogli, i figli, i fedeli, il clero…

Alla guida, monsignori che non sono vescovi
Nel 2011 papa Benedetto XVI ha creato l'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham per gli ex anglicani delle isole britanniche, e ha messo alla sua guida Keith Newton, che aveva meno di un anno di esperienza come cattolico. Era un uomo sposato, ora eccezionalmente ordinato sacerdote cattolico.

È diventato il pastore degli anglo-cattolici dell'ordinariato britannico, aveva il titolo di monsignore e diritto di portare i simboli pastorali (mitra, pastorale, baculo) ma non sarebbe stato vescovo. Come nelle Chiese cattoliche orientali e nelle Chiese ortodosse, anche se vengono ordinati sacerdoti uomini sposati, l'episcopato continua ad essere riservato a uomini celibi.

Questo sarebbe stato il modello per gli altri due ordinariati: mettere alla guida ex anglicani, ora sacerdoti cattolici, sposati, che avessero avuto responsabilità di governo. Ciò non impedisce che in futuro l'ordinario possa essere un vescovo, se è celibe.

Negli ordinariati, come nelle Chiese cattoliche di rito orientale, è possibile ordinare sacerdoti uomini sposati, ma non sposare sacerdoti. Se restano vedovi, inoltre, non devono risposarsi. Nelle Chiese di rito orientale queste ordinazioni sono abituali, mentre negli ordinariati richiedono una dispensa speciale caso per caso.

Stati Uniti, Canada, Australia…
All'inizio del 2012, il papa ha creato l'Ordinariato della Cattedra di Pietro, con comunità negli Stati Uniti e in Canada. Alla guida ha messo Jeffrey Steenson, che era stato vescovo episcopale in Texas e si era convertito al cattolicesimo vari anni prima.

Alla fine dell'anno Benedetto XVI ha dato il via libera all'Ordinariato della Croce del Sud, in Australia, con Harry Entwistle alla sua guida. Era stato parroco anglicano in Inghilterra, poi in Australia e in seguito vescovo di una Chiesa conservatrice anglicana, la Traditional Anglican Church.

Cinque anni di difficoltà
In questi cinque anni le sfide sono state grandi. Non c'era una liturgia comune e propria, e si è dovuto effettuare un discernimento al riguardo.

I nuovi cattolici arrivavano inoltre da ambienti molto diversi e comunità distinte: anglicani di stile carismatico, altri di stile latinizzante, alcuni della Chiesa episcopale, altri di diversi gruppi senza contatti con Canterbury…

Diventando cattolici, perdevano i loro edifici e parte dei loro fedeli, e si ritrovavano a celebrare la propria fede in luoghi lontani a volte affittati o prestati, non sempre accoglienti. Per la Chiesa cattolica, soprattutto in Inghilterra, non è stato economicamente facile accogliere l'ondata di ex chierici anglicani con mogli e figli, che a poco a poco sono stati ordinati sacerdoti cattolici.

Si è cercato loro lavoro nelle cappellanie degli ospedali, nelle prigioni, nelle scuole, con stipendi che li aiutassero a mantenere la propria famiglia. Non sempre ci si è riusciti.

Secondo Dwight Longenecker, sacerdote cattolico che in precedenza è stato pastore evangelico e poi anglicano, attualmente nel mondo ci sono circa 500 sacerdoti cattolici in attivo che sono ex chierici anglicani e sono sposati.

Di questi, circa 140 sono negli ordinariati. Altri, per convenienza, distanza o mille circostanze, servono la Chiesa dalle diocesi, soprattutto di Inghilterra e Stati Uniti.

Ottenere un tempio proprio
Ottenere un tempio proprio (anche se prestato) è il grande sogno della maggior parte dei 90 gruppi anglo-cattolici attuali. Il gruppo di Bladensburg, vicino Washington, aveva circa 85 membri (sembrano pochi, ma è l'equivalente della maggior parte delle parrocchie episcopali). Quando hanno ottenuto un tempio proprio a St. Luke sono diventati subito oltre 125.

Alcune settimane fa, il papa emerito Benedetto XVI ha scritto agli Amici dell'Ordinariato di Nostra Signora de Walsingham felice di sapere che la chiesa dell'ex rappresentanza diplomatica londinese della Baviera – regione della quale è originario – era ora la sede a Londra dell'Ordinariato.

Il papa emerito si è detto particolarmente lieto di questo fatto e commosso per i ringraziamenti che riceve per aver creato gli ordinariati.

Esortati a evangelizzare e ad accogliere convertiti
Il numero degli ordinariati è ancora esiguo, e sono più piccoli di quanto si pensava cinque anni fa. Alcuni gruppi erano troppo ristretti, e i loro componenti hanno finito per integrarsi nella parrocchia cattolica locale.

Dall'altro lato, una nuova normativa ha spiegato che, evidentemente, un metodista (o musulmano, o ateo) che volesse convertirsi al cattolicesimo potrebbe farlo all'interno di un ordinariato e godere delle sue particolarità liturgiche. Per questo, si esortano gli ordinariati a evangelizzare e ad accogliere convertiti.

Sono anche esortati a sommare la loro diversità di stili e provenienze, creando una nuova realtà. E i loro 140 chierici, tutti con esperienza di evangelizzazione e di guida pastorale, sono una risorsa non trascurabile. Questa originalità può essere uno dei punti di forza in futuro.

L'ordinariato britannico
In Gran Bretagna, l'ordinariato ha 40 comunità, 86 sacerdoti (tutti ex anglicani convertiti recentemente), 1.500 laici e due comunità di religiose. Galles e Scozia hanno solo un paio di piccoli gruppi.

L'ordinariato del Nordamerica
In Nordamerica, e con la sfida di distanze enormi, l'ordinariato ha più di 35 gruppi, circa 1.600 fedeli e oltre 40 sacerdoti tra Stati Uniti e Canada. A favore, ha una migliore situazione economica nella Chiesa locale e strutture migliori.

Gli Stati Uniti sono inoltre un Paese molto più religioso e dinamico dell'Inghilterra, e ci si aspetta una crescita tranquilla ma sostenuta e ordinata.

L'ordinariato australiano
Quello australiano è il più nuovo e forse il più fragile degli ordinariati, e affronta anche il problema delle grandi distanze. Ha 12 comunità e più o meno altrettanti chierici. Ha il progetto di incorporare intere parrocchie delle isole dello Stretto di Torres, un progetto missionario di grande portata che richiederà risorse e sforzi.

Significato storico
Gli ordinariati anglo-cattolici sono una realtà nuova nella Chiesa e la loro crescita può essere lenta almeno in questa prima fase, ma dureranno, e può essere che in futuro se ne creino altri in Paesi africani o asiatici.

Cinque anni fa non esistevano, ora hanno 90 comunità. Ci sono state difficoltà, ma non scandali né crisi gravi. Tutto ha funzionato ragionevolmente bene.

“Ogni tanto si verifica un grande momento. Pochi momenti, forse nessuno, hanno avuto più significato dell'Anglicanorum Coetibus dall'epoca della Riforma protestante, ha detto padre Lewis al National Catholic Register da Saint Luke (Washington).

Nel 2012 è stato ordinato sacerdote cattolico dopo essere stato per molti anni chierico anglicano, ed è grato per questo. “Papa Benedetto, con un movimento di penna, ha aperto la porta a interi gruppi di anglicani perché si riunissero con la Santa Madre Chiesa”. Molti hanno fatto il passo e altri li seguiranno.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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