Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 18 Aprile |
Aleteia logo
Senza categoria
separateurCreated with Sketch.

Sesso e magia nera poi Dio mi ha salvato

Gilles Yapi Yapo – it

Jean-Marc Liotier / Flickr CC

« Gilles Yapi Yapo 2007 » par Jean-Marc Liotier — Flickr: Syli National de Guinee vs. Cote d Ivoire.

Aleteia - pubblicato il 14/11/14

La rinascita di Yapi Yapo: “Ora Dio è il mio presidente, Cristo è il mio direttore sportivo e lo Spirito Santo è il mio allenatore”

Gilles Yapi Yapo, centrocampista ivoriano dello Zurigo è sereno, nonostante sia vicino alla fine della sua carriera, complice la rottura dei legamenti del ginocchio durante un durissimo contrasto di gioco. Ma per lui questa non è la fine. Il baratro l’ha già vissuto nella sua giovane vita: dipendenza dal sesso, magia nera, depressione, sacrifici umani. E poi la rinascita grazie all’incontro con Gesù. La sua incredibile storia, ripresa da gazzetta.it (13 novembre) sta facendo il giro del mondo con un video pubblicato dal giocatore stesso sul sito di una chiesa evangelica.

Sesso e occultismo
"Peccati, perversioni, la fornicazione, la pornografia. C’è stato un momento in cui ero schiavo di tutte queste cose – racconta il calciatore ivoriano – poi un mio conoscente mi ha introdotto nel mondo dell’occultismo, e la situazione è peggiorata. Ho cominciato ad avere problemi finanziari, ho perso la mia stabilitàmentale, ed ho anche pensato al suicidio". Un periodo nero, che è costato al giocatore anche 200mila euro, sottrattigli dai suoi nuovi "amici". La situazione è poi degenerata al punto che a Yapi Yapo è stato chiesto di sacrificare suo figlio. “Solo quando mi chiesero di sacrificare mio figlio per salvarmi capii che mi ero spinto troppo oltre e da allora sono rinato e uscito da quella crisi personale".

Dio è il mio presidente
E’ stata la sua fidanzata che lo ha avvicinato alla fede, cambiando radicalmente la sua vita. Ora Gilles è un uomo nuovo, che non ha più paura della realtà, neanche di un infortunio che potrebbe stroncare la sua carriera calcistica. “Ora Dio è il mio presidente, Cristo è il mio direttore sportivo e lo Spirito Santo è il mio allenatore.” Ha raccontato a cuore aperto il 32enne ivoriano “Sono molto felice di appartenere alla famiglia di Cristo".

Una grande fede
Un altro segno del suo cambiamento? La squadra e il club sono rimasti sotto choc per l’infortunio di Yapi. Tutti tranne il diretto interessato, come ha spiegato il tecnico Urs Meier: "La sua fede lo sta aiutando a non impazziere dopo quello che gli è appena successo". O come dice San Paolo “So vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza (Fil 4,10-19).

Tags:
sporttestimonianze di vita e di fede
Top 10
See More