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Uomo e donna: a che punto è la relazione?

Male and female

© Public Domain

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 12/11/14

Religioni e culture diverse affrontano le stesse sfide riguardo ai rapporti di coppia e alla famiglia. Il punto in un colloquio internazionale in Vaticano.

Sarà Papa Francesco a dare il via con un suo intervento al Colloquio internazionale interreligioso sulla complementarietà dell'uomo e della donna, e quindi del matrimonio e della famiglia che si aprirà lunedì 17 novembre in Vaticano. All'iniziativa promossa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede insieme al Pontificio Consiglio per la Famiglia, al Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso e al Pontificio Consiglio per la per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, interverranno esponenti di rilievo di diverse chiese cristiane e confessioni religiose: oltre a Islam ed ebraismo, anche induismo, taoismo, buddismo, sick. Gli interventi e le testimonianze dei partecipanti seguiranno al saluto inaugurale del cardinale Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina dela Fede. Aleteia ha chiesto qualche anticipazione a Helen Alvaré, docente di diritto di famiglia e di diritto e religione alla George Mason University School of Law (Stati Uniti) e consultore del Pontificio Consiglio per i laici, tra le organizzatrici del colloquio.

Qual è l'obiettivo del convegno?

Alvarè: Lo scopo del convegno è quello di affrontare una relazione che è molto importante per tutto il mondo e che, allo stesso tempo, è in difficoltà in tutto il mondo: il rapporto tra l'uomo e la donna, che sono il cuore della famiglia e il fondamento di ogni società umana. Speriamo di poter generare nuovi linguaggi, nuove idee, nuove rappresentazioni visive, da tutte le culture e religioni, al fine di ispirare uomini e donne, e per aiutarli.

La riflessione avviata dal Sinodo sulla famiglia appena concluso quale spazio troverà nei vostri lavori?

Alvaré: Il Sinodo straordinario ha chiesto in modo particolare alla Chiesa di trovare nuovo linguaggio per avvicinare le persone, un linguaggio che le persone siano in grado di capire, al fine di attrarle con la bellezza e la bontà del matrimonio e della vita familiare. E ha citato la coppia – su cui ci stiamo concentrando – come il cuore della famiglia che ha necessità di una particolare attenzione. I contributi dei nostri relatori e testimoni e anche – in modo notevole – i nostri video stanno dando risposta a questa "chiamata" specifica del Sinodo. La pianificazione del sito del convegno, Humanum, è partita a novembre del 2013 e non era certo prevedibile che il documento sinodale avrebbe richiesto proprio questa novità, ma stavamo già lavorando con la stessa logica.

Quali sono i punti di contatto e le possibili sinergie con le altre religioni diverse dalla cattolica su questa tematica?

Alvarè: Naturalmente molto materiale rispetto a questo aspetto emergerà durante il convegno. Ma già alcuni punti importanti di contatto con le altre religioni circa la complementarietà e la parità tra uomini e donne sono emersi dagli interventi arrivati. In primo luogo la necessità di lasciare alle spalle il proprio ego nel rapporto uomo/donna rimanendo disponibili ad essere altruisti, nel servizio reciproco. L'importanza, inoltre, di sapere apprezzare le differenze tra le persone come fonte di unità, non di divisione. Viene sottolineata, infine, la necessità di un tempo prolungato per imparare queste lezioni l'uno dall'altro in un modo che costruisca la forza di una coppia. Il resto lo vedremo nei prossimi giorni!

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