Aleteia logoAleteia logoAleteia
sabato 20 Aprile |
Aleteia logo
Senza categoria
separateurCreated with Sketch.

Rachel la bambina che ha amato il prossimo più di sé stessa

La bellissima e sfortunata storia di Rachel – it

Leonardo.it

Aleteia - pubblicato il 12/11/14

Non si sa se abbia ricevuto un'educazione cristiana ma il suo amore si avvicina a quello di Gesù per l'umanità

"Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri" (Giovanni 13, 34-35). Non si sa se Rachel abbia ricevuto un’educazione cristiana ma la sua vita ha testimoniato un amore al prossimo che assomiglia moltissimo a quello che Gesù ha avuto e ha per i suoi discepoli.

Dedizione totale per i bambini malati
Rachel da quando aveva 5 anni ha sempre mostrato un’innata attenzione per le persone più bisognose. Un esempio? Per tre volte ha regalato i suoi capelli ai bambini malati di cancro. Aveva sentito parlare dell’esistenza di un’organizzazione (Locks of Love) che raccoglieva capelli per farne parrucche da dare ai bambini malati di cancro, e non ci ha pensato su due volte. La giovanissima bambina è corsa a casa ed ha chiesto alla mamma di tagliare i capelli per poterli donare ai bambini malati. Il gesto si è ripetuto una seconda volta e, quindi, una terza volta. Quest’ultima è coincisa con il giorno della sua salita al Cielo in seguito a un incidente stradale. Proprio mentre la sua vita era intensamente protesa verso l’amore al prossimo. I genitori sono stati i primi testimoni della vita della piccola e quando ha chiuso gli occhi per l’ultima volta hanno deciso di donare gli organi della bambina, come lei stessa – ne sono certi – avrebbe voluto.

Il mio regalo di compleanno fatelo ai poveri
Ma gli episodi che testimoniano la sua volontà di donarsi al mondo sono innumerevoli: il giorno del suo nono compleanno, aveva detto: “Anziché farmi un regalo, donate 9 dollari alle persone che costruiscono pozzi per chi non ha l’acqua potabile”, considerato che aveva sentito parlare di “Charity Water”, un’organizzazione non governativa che punta a raccogliere fondi per realizzare dei progetti umanitari legati all’acqua nei paesi più poveri del mondo. “Per piacere aiutatemi. Ai donatori manderemo le foto dei pozzi e le coordinate geografiche tratte da Google Earth. Il mio obiettivo è raccogliere 300 dollari”, aveva inoltre affermato. La bimba aveva raccolto 280 dollari fino al giorno della sua morte.

Per un bene più grande
Proprio in quel giorno sono arrivate tantissime donazioni all’associazione, finalizzate a supportare la realizzazione del sogno di Rachel. Nei tre giorni in cui è dovuta stare a letto, in lotta tra la vita e la morte, gli amici le hanno sussurrato all’orecchio che le donazioni avevano superato di gran lunga i 50 mila dollari. E nel momento in cui la vita di Rachel si è compiuta, sua mamma Samantha ha ringraziato tutti scrivendo che ora sua figlia sta sorridendo. Sì perché la piccola Rachel ha potuto donare la sua vita per un bene più grande, un bene che ha ricercato in ogni istante della sua esistenza.

Tags:
testimonianze di vita e di fede
Top 10
See More