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I sacerdoti devono sempre lavarsi le mani durante la Messa?

A priest

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don Antonio Rizzolo - Credere - pubblicato il 07/11/14

Ha solo un valore pratico o anche simbolico?

Preg.mo direttore, volevo chiederle se il gesto del sacerdote di lavarsi le mani durante la Messa è obbligatorio, perché ho visto un sacerdote che non lo compie. Per me è importante poiché mostra come tutti siamo peccatori.

Maria

Circa il gesto di lavarsi le mani alla fine dell’offertorio, la Congregazione per il culto divino nella rivista Notitiae (6, 1970) ha specificato che non è facoltativo. Infatti, pur essendo nato per motivi pratici, ha da sempre un valore simbolico. L’Ordinamento generale del Messale lo spiega così: “Con questo rito si esprime il desiderio di purificazione interiore”. Il sacerdote, infatti, pronuncia queste parole: “Lavami, Signore, da ogni colpa, purificami da ogni peccato”. La purificazione esterna esprime dunque simbolicamente quella interiore, necessaria prima della celebrazione del sacrificio eucaristico, che culmina nella preghiera mediante la quale il pane e il vino, per opera dello Spirito Santo, diventano il corpo e il sangue di Cristo. Il rito del lavarsi le mani è chiamato in latino lavabo, dalla parola iniziale del Salmo 26,6: “Laverò nell’innocenza le mie mani e giro attorno al tuo altare Signore”. Il gesto del sacerdote, in quanto presidente dell’assemblea, è fatto anche a nome dei fedeli presenti. Inoltre, perché esprima bene il suo significato, non basta bagnare il pollice e l’indice. Infatti il nuovo Messale parla chiaramente di “lavarsi le mani”. Per questo, invece dell’ampollina, sarebbe meglio usare una brocca.

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