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I 10 errori più comuni nell’educazione dei figli

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LaFamilia.info - pubblicato il 05/11/14
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Fondamentalmente, la chiave è come si gestiscono l’autorità e la libertàVi siete mai chiesti il motivo dell'espressione “educare è un'arte”? L'opera educativa di un genitore è tanto delicata quanto meravigliosa e implica un processo di apprendimento soggetto a errori. Pur volendo il meglio per i figli, non sempre i genitori fanno il loro bene con certi atteggiamenti.

Sappiamo che “nessuno nasce imparato” – almeno finora -, neanche i genitori, e saranno molti i tentativi falliti per fare dei figli delle persone di valore, ma questi errori devono trasformarsi in opportunità per fermare una condotta inappropriata e invertire la rotta.

Non si vogliono muovere critiche a un'opera tanto ammirevole come quella di un genitore, ma aprire spazi di riflessione in cui si valutino azioni che possono essere corrette in tempo. Ecco gli errori più frequenti che i genitori compiono nella formazione dei figli.

1. Uso inadeguato dell'autorità: è quando l'autorità viene concepita solo agli estremi: autoritarismo o permissività, senza via di mezzo. Sono dannosi sia l'uno che l'altra; l'ambiente educativo in entrambi i casi non aiuta assolutamente la formazione della persona, il primo per la posizione rigorosa dei genitori che dà come risposta figli timorosi e falsi, la seconda per eccesso di libertà che produce l'effetto contrario (persone piene di vincoli).

2. Incongruenza tra il dire e il fare: è uno degli errori più commessi dagli educatori senza rendersi conto della sua portata. Si riferisce alle famose minacce che non vengono mai messe in pratica e alle promesse che non vengono mantenute. Per fare un esempio migliore, è quando i genitori applicano norme o sanzioni che alla fine sono i primi a ignorare, non le fanno rispettare o finiscono per cedere. Questo indica che l'autorità è debole e può essere intaccata facilmente.

3. Disparità nell'autorità: si riferisce alla situazione in cui la madre emette un messaggio e il padre un altro, desautorandosi tra loro, il che provoca un labirinto in cui il figlio non sa in quale direzione andare né quale via d'uscita prendere. La mancanza di unione di criteri educativi ostacola la missione dell'istruzione.

4. Concetto erroneo della libertà: è la falsa convinzione che la libertà consista nel permettere ai figli di fare ciò che vogliono, dove vogliono, come vogliono e nel momento in cui vogliono, perché si pensa che stabilendo dei limiti si impedisce il libero sviluppo della personalità. Molto diverso è educare nella libertà: permettere e promuovere nei figli il fatto di prendere decisioni sulla base di varie possibilità, aiutandoli a distinguere ciò che è fonte di beneficio e ciò che non lo è.

5. Iperprotettività: non è altro che impedire l'autonomia dei figli. I genitori realizzano per loro cose che sono del tutto capaci di svolgere da soli. In generale i genitori iperprotettivi cercano di evitare ai propri figli ogni tipo di sofferenza o difficoltà. Il frutto dell'iperprotettività è l'insicurezza che si genera nella persona, così come l'incapacità di far fronte agli inconvenienti. È un amore possessivo, di attaccamento, che ostacola il processo naturale dei figli.

6. Manipolazione affettiva: si verifica quando si mette in mezzo un interesse specifico del genitore per raggiungere un obiettivo con i figli. Può verificarsi a qualsiasi età, anche quando i figli si sono già fatti una famiglia e i genitori ricorrono a varie ragioni (denaro, malattia, compagnia…) per catturare la loro attenzione.

7. Riempire i vuoti con beni materiali: è un fenomeno che si verifica in molte famiglie attuali. La mancanza di tempo per stare con i figli viene compensata con giocattoli, computer, telefoni cellulari…, che hanno l'obiettivo di sostituire l'affetto che i genitori non possono concedere per via delle loro occupazioni lavorative.

8. Non riconoscere i limiti dei figli: rifiutarsi di ammettere le difficoltà che i figli presentano o richiedere loro capacità che non possiedono dà luogo a una serie di contrarietà che pregiudicano entrambe le parti. Molto spesso i genitori cercano di fare dei figli ciò che non sono riusciti a fare di se stessi, di modo che le loro frustrazioni trovino realizzazione nella vita dei figli. Un altro scenario in cui è comune questa situazione è il dinamismo della relazione famiglia-scuola, in cui gli insegnanti retroalimentano i genitori sulla condotta dei figli ed essi si rifiutano di accettare quella realtà.

9. Comunicazione carente: è la paura di trattare con i figli certi temi difficili da affrontare (sessualità, dipendenze, amicizie poco adatte…), che lascia nella piena libertà di trovare le informazioni in fonti che distorcono la realtà e il senso delle cose.

10. Gestione delle nuove tecnologie: si è osservata nelle famiglie una carenza di limiti e norme per l'uso delle tecnologie, il che può aprire le porte a mondi oscuri e pericolosi per esseri umani che sono ancora in formazione, come contatti con persone sconosciute, pornografia, dipendenza dal gioco, isolamento…

Dando uno sguardo a questi errori dei genitori, possiamo concludere che non è difficile cadervi, vista la nostra condizione umana. Ciò che conta è non fermarsi lì, ma cercare il modo di evitare o di affrontare gli errori dando loro una soluzione opportuna.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]