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«Una cura per l’omosessualità». E si scatena la rivolta.

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 03/11/14
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Nel mirino un’insegnante di religione a Moncalieri. Ma già Aleteia aveva evidenziato che l’inclinazione di tipo egosintonico può essere corretta
Pioggia di polemiche per le parole di Adele Caramico, professoressa di religione di una scuola superiore di Moncalieri, in provincia di Torino. Uno degli alunni gli aveva chiesto cosa pensava degli omosessuali, e lei ha replicato dicendo l’omosessualità è «un problema psicologico da cui è dimostrato scientificamente che si può guarire» (Ansa, 1 novembre).

Cosa dice la psicoanalisi
Per sostenere la tesi, scrive l’Ansa, ha raccontato la storia di un medico che, traumatizzato nella prima infanzia dalla vista del cadavere della madre, è diventato omosessuale. Ma, dopo alcuni mesi di terapia, si è "convertito" all’eterosessualità. E, grazie alla psicanalisi, si è "addirittura" sposato e ha avuto dei figli.

Desiderio di cambiare…
I Giuristi per la Vita(3 novembre) tuteleranno legalmente l’insegnante dopo le accuse di omofobia ricevute in particolare dagli attivisti gay ed LGBT, e precisano che la professoressa Caramico «è stata oggetto di una vergognosa campagna mediatica diffamatoria per aver dichiarato, su insistente domanda di un allievo, quanto segue: «Le persone omosessuali che vivono con sofferenza la loro condizione e desiderano cambiare – solo queste, e non altre categorie di persone omosessuali soddisfatte del loro orientamento – talora si rivolgono a terapisti che, con un accompagnamento insieme psicologico e spirituale, possono venire incontro al loro desiderio», citando un caso concreto di avvenuto recupero a sua diretta e personale conoscenza.

Il caso Luca Di Tolve
Del resto, proseguono i Giuristi per la vita, la nota vicenda di Luca Di Tolve, l’attivista dell’Arcigay che, dopo i trent’anni, ha intrapreso un percorso psicologico, unito ad un cammino di fede, che lo ha portato a scoprire la gioia dell’amore per una donna e, poco dopo, il matrimonio, sta a dimostrare la fondatezza dell’assunto sostenuto dalla professoressa Caramico.

Disturo egodistonico
D’altro canto sulle cosiddette "teorie riparative" per l’omosessualità Aleteia (1 agosto 2014) aveva spiegato che lo psicoterapeuta può aiutare a correggere un disturbo di tipo egodistonico, ovvero quando una persona è incapace di accettare o riconoscere il proprio orientamento e desidererebbe fortemente essere uguale alla maggioranza, dunque eterosessuale. 

OMS e omosessualità
Sul caso Caramico è intervenuto anche l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia: «Trovo che non sia il caso di mettere in discussione le scelte sessuali delle persone, per di più in un ambiente educativo come la scuola», ha detto monsignor Nosiglia. Pur non condannando l’insegnante, ha ricordato che esiste «una morale cattolica e che esiste la teoria della riparazione, ma l’Oms non considera più l’omosessualità una malattia da tempo» (Repubblica, 2 novembre).

Cause dell’inclinazione
Il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, è convinto che «c’è una disputa se questa inclinazione dipende da un fatto genetico, culturale o choccante che la persona ha avuto nella sua infanzia o adolescenza. Credo che se uno che ha questa inclinazione voglia farsi testare psicologicamente possa avere risultati» (Repubblica, 2 novembre).

Cultura e Natura
Il cardinale ha citato un caso capitato anni fa: «Un ragazzo mi ha detto: io sono omosessuale. Perché?, gli ho risposto. Perché i miei amici mi prendono in giro. Io ci credo, anche se non lo sento. Certe situazioni si creano culturalmente: questo gay pride, questo orgoglio omosessuale, questo propagandare, questo Marino (sindaco di Roma, ndr) che trascrive le nozze, sembra che poi diventi un vanto. Così si rovina l’equilibrio naturale. C’è tutta una corrente culturale che se ne infischia».