La notizia è stata subito smentita dalla National Security Agency degli USA e dalla Santa Sede
Il Papa e i vertici del Vaticano potrebbero esser stati intercettati dalla NSA (National Security Agency), la famosa rete di spionaggio americana per la sicurezza. A riportare la notizia è NewCattoliche.it (3 novembre). Ma quanto c’è di vero dentro a questa rivelazione che, inevitabilmente, farà il giro della Rete?
Solo smentite
Le indiscrezioni sono state subito smentite da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede: “Non ci risulta nulla su questo tema e in ogni caso non abbiamo alcuna preoccupazione in merito”. Un’altra smentita ufficiale è arrivata direttamente dalla Nsa: “La Nsa non ha mai avuto come obiettivo il Vaticano e le notizie riportate dalla stampa italiana non sono vere”, ha detto la portavoce dell’agenzia federale di intelligence.
Tra le telefonate intercettate, secondo quanto riportato dal settimanale Panorama, ci sarebbero anche quelle in entrata e in uscita dalla Domus Internationalis Paolo VI a Roma, dove risiedeva il cardinale Jorge Mario Bergoglio insieme con altri ecclesiastici. Panorama rivela infatti che esiste il sospetto che anche le conversazioni del futuro pontefice possano essere state monitorate. Ma si tratta, appunto, solo di un sospetto. Nessuna certezza, nessuna prova.
L’ennesima bufala?
Sono state 46 milioni le telefonate monitorate in Italia dai servizi segreti tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013, la notizia dell’ultima ora è che tra queste potrebbero esserci quelle del Vaticano. Secondo il settimanale, telefonate in entrata e in uscita dalla Santa Sede e quelle sulle utenze italiane di Vescovi e Cardinali, sarebbero state monitorate ben oltre la fine dell’anno scorso, seguendo l’evoluzione delle dimissioni di Benedetto XVI.
Notizie che comunque ora non hanno nessuna presa, nè sulla vita della Santa Sede, nè tantomeno sull’opinione pubblica.