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Benedetto XVI: un grande papa per scienza e saggezza

Pope Francis looks at a newly unveiled bronze bust of Pope Benedict XVI on October 27, 2014 at the Vatican – it

© OSSERVATORE ROMANO / AFP

VATICAN-POPE-STATUE In this picture released by the Vatican press office, Pope Francis looks at a newly unveiled bronze bust of Pope Benedict XVI on October 27, 2014 at the Vatican. Pope Benedict XVI was pope of the Catholic Church, having served from 2005 until his resignation in 2013. AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 27/10/14

Papa Francesco elogia Ratzinger in occasione dell’inaugurazione di un busto bronzeo. I rapporti affettuosi tra i due pontefici

“Certo di lui non si potrà mai dire che lo studio e la scienza abbiano inaridito la sua persona e il suo amore nei confronti di Dio e del prossimo, ma al contrario, che la scienza, la saggezza e la preghiera hanno dilatato il suo cuore e il suo spirito”: papa Francesco non nasconde l’affetto per il predecessore Benedetto XVI e loda lo spirito “dei suoi insegnamenti, dei suoi esempi, delle sue opere, della sua devozione alla Chiesa, della sua attuale vita ‘monastica’". L’occasione per questo rinnovata espressione di apprezzamento per Ratzinger è stata l’inaugurazione in Vaticano, nella Casina Pio IV, sede della Pontificia Accademia delle Scienze, di un busto bronzeo raffigurante il papa emerito.

Benedetto XVI, come ha ricordato Papa Francesco, è stato nominato membro dell’Accademia da Giovanni Paolo II che ha aggiornato gli statuti di questa istituzione pontificia, erede della  secentesca Accademia dei Lincei e nata con lo scopo di promuovere il progresso della matematica della fisica e delle scienze naturali. L'Accademia annovera ottanta scienziati di tutto il mondo e di tutte le religioni, tra cui trentacinque Premi Nobel. Autore del busto lo scultore Fernando Delia in base a un progetto ideato da Alida Tua.

“Sempre più grande e potente”, secondo Papa Francesco apparirà lo spirito di Papa Ratzinger con il passare del tempo. “Un grande Papa” ha definito Bergoglio il suo predecessore: “grande per la forza e penetrazione della sua intelligenza, grande per il suo rilevante contributo alla teologia, grande per il suo amore nei confronti della Chiesa e degli esseri umani, grande per la sua virtù e la sua religiosità”. “Il suo amore per la verità – ha aggiunto Bergoglio – non si limita alla teologia e alla filosofia, ma si apre alle scienze”e ben ha saputo onorare l’Accademia “con la parola e la presenza” oltre a nominarne molti membri.

Non era presente Ratzinger alla cerimonia di inaugurazione. Pochissime le uscite pubbliche di Benedetto XVI dopo la rinuncia al pontificato l’11 febbraio del 2013, una scelta rivoluzionaria che ha aperto la strada alla rivoluzione di Bergoglio. Sempre molto affettuosi gli incontri tra i due, dal primo, quando Francesco si recò a trovare Ratzinger a Castelgandolfo e per la prima volta si videro due pontefici pregare insieme. Ratzinger, seduto tra i cardinali, era presente al Concistoro del febbraio scorso e sul sagrato di S. Pietro lo scorso 27 aprile alla celebrazione per la canonizzazione di Roncalli e Wojtyla così come il 18 ottobre, al termine del Sinodo sulla famiglia, per la beatificazione di Paolo VI. Nonno tra i nonni è stato anche presente alla festa degli anziani con Papa Francesco del 28 settembre a piazza s. Pietro.

D’altra parte era stato proprio Francesco, dialogando con i giornalisti sul volo di ritorno dalla Gmg di Rio de Janeiro nel luglio del 2013, a definire la presenza di Ratzinger in Vaticano come “avere il nonno in casa”, ma “il nonno saggio” da amare ed ascoltare. Lungi dal sentire la presenza del predecessore come un “ingombro”, Francesco ne sottolinea la “prudenza” e la discrezione.

Un affetto ricambiato dal papa emerito che di recente è tornato a dare voce alla sua riflessione attraverso tre messaggi, uno dei quali più ampio e inviato ai docenti e studenti della Pontificia Università urbaniana in occasione della dedicazione al suo nome dell’aula magna ristrutturata. “Io sono grato – ha scritto Benedetto XVI in una lettera del gennaio scorso per il teologo Hans Küng – di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore a papa Francesco. Oggi vedo come mio unico e ultimo compito sostenere il suo Pontificato nella preghiera”.

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