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Giochi anticristiani nelle librerie: ecco la suorafobia!

Il Bowling delle Suore

© Public Domain

Miguel Cuartero Samperi - Testa del Serpente - pubblicato il 23/10/14

E' uscito un piccolo gadget chiamato “Il Bowling delle Suore“

Sembra che in Italia la libertà di pensiero e il rispetto delle sensibilità religiose siano due concetti difficilmente conciliabili, la cui importanza si alterna a seconda delle situazioni e dei casi. Se infatti, per fare un esempio, si parla dell’Islam (questa religione tanto sconosciuta quanto lontana dalla nostra storia e dal nostro modo di pensare e di vivere) la sensibilità religiosa dei suoi adepti avrà la meglio sulla nostra libertà di pensiero e di espressione: in onore alla loro scelta di vita religiosa, dovremo stare attenti a cosa diciamo, a cosa festeggiamo, a cosa studiamo, a cosa disegniamo, a cosa mangiamo o a cosa facciamo loro mangiare. Non sia che che qualcuno si senta escluso a causa della nostra insensibilità e inospitalità.

Un altro paio di maniche se si tratta della Chiesa Cattolica, del Papa, dei vescovi, dei preti e… delle suore. In questo caso la libertà di pensiero e di espressione avrà la meglio sulla sensibilità religiosa e – noi cattolici – non potremo dirci feriti se qualcuno ci offende: ognuno è libero di pensare e credere ciò che vuole anche se denigra, offende o calunnia la nostra fede, la nostra religione. E’ per questo che non dobbiamo assolutamente sentirci offesi o presi in giro se girando per una libreria della catena più grande e importante del paese ci troviamo, alla cassa, un piccolo  gadget chiamato “ Il Bowling delle Suore“. Si tratta di una scatolina di dimensioni tascabili con un curioso disegno sul fronte: una palla da bowling “infuocata” (“palla di fuoco satanico” nella versione originale del gioco) e delle suore rigorosamente vestite di nero, in atteggiamento orante, con le mani giunte e un volto imbronciato dall’aspetto inquisitore.

Certamente un gioco da tavola che tratti di suore e di bowling è una cosa abbastanza curiosa, quasi interessante, ma se poi scopri che  non sono le suore a giocare, a lanciare la palla, ma sei tu a lanciarla contro di loro, la cosa diventa di cattivo gusto.  suore bowling2Lo scopo del gioco, infatti, è quello di lanciare la palla contro suore-birillo per farle cadere. Un gioco divertente, pieno di  humor, ma non è finita qui: oltre alle risate e al divertimento (assicurati!) si potranno trarre altri straordinari benefici personali come – ad esempio – vendicarsi delle cattive religiose, dei loro abiti e del loro messaggio: il senso di colpa per i peccati. E’ tutto spiegato sul retro della scatolina con un linguaggio ricco di goliardica ironia: Errare è umano, nessuno è perfetto. Il senso di colpa per i vostri peccati vi perseguita? Ora potrete dirgli addio e scoprire che peccare ha anche un risvolto divertente! Queste suore così devote e austere aspettano solo la vostra vendetta. Avete brutti ricordi dai tempi della scuola o del catechismo? O semplicemente non apprezzate i gusti delle monache in fatto di moda? Approfittate dei dieci birilli in tonaca, dell’infernale boccia di fuoco e del libro di 32 pagine per prendere finalmente la vostra rivincita!Il gioco (che contiene una pallina, i birilli a forma di suora e un libretto di istruzioni) è frutto della mente della signora  Jennifer Leczkowski, proveniente dalla patria di tutte le libertà, gli Stati Uniti d’America (d’altronde il suo cognome, così poco  gringo, mette chiaramente la sua stirpe nella categoria degli “accolti”).

nun phobiaIl titolo originale è Nun Bowling ed è stato prodotto per la prima volta nel 2007 dalla casa editrice  Running Place in una piccola collana che contiene diversi titoli simili legati al famoso gioco della palla e i birilli. La collana consta di 4 titoli e quindi di quattro diverse categorie di “cattivi” a forma di birilli da buttare giù con la pesante palla:  gli alieni, i zombi, i pinguini e le suore. Nell’immaginario collettivo questi gruppi sono da sempre considerati come estremamente pericolosi per il nostro mondo e per la sopravvivenza della specie umana (in modo particolare le ultime due categorie: i pinguini e le suore cattoliche). La descrizione originale del gioco parla chiaramente: si tratta di un metodo economico per liberarsi dalla rabbia accumulata da tanti adulti contro le violenze subite e le sofferenze inferte dalle suore durante il loro periodo scolastico. Molti adulti infatti – recita la descrizione –  soffrono ancora, dopo tanti anni, di “suorafobia” e questo kit rappresenta per loro un “cammino di guarigione”.

Il gioco avrà avuto sicuramente un grande successo negli USA tanto che nel gennaio del 2013 la casa editrice Magazzini Salani ha deciso di tradurlo e di immettere il prodotto nel mercato italiano.  Ora si può trovare nelle migliori e più grandi catene di librerie del nostro paese al ragionevole prezzo di € 8,90. Mancano invece le versioni italiane di  Space Invaders BowlingZombie Bowling e  Penguin Bowling. Forse il mercato italiano non è ancora pronto per queste tematiche così delicate come gli UFO o gli Zombi… oppure non si vuole ferire la sensibilità dei pinguini o degli alieni.2014-09-13 19.03.06Si può parlare di suorafobia? Oppure si può dire che si tratta solamente di un gioco da tavola originale e simpatico che non ferisce ne offende nessuno? Il fatto è che la figura della suora (donna che dedica tutta la sua vita alla “ sequela christi” nel carisma particolare della propria vocazione, rinunciando alla affermazione professionale, al progetto di una vita matrimoniale e al desiderio di maternità), suscita nel nostro mondo – aperto e accogliente verso tutte le più esotiche esperienze religiose – così tanta ilarità da essere considerate addirittura portatrici di cattiva sorte (il famoso “sora-tua e incroco le dita”)! Tra i pregiudizi comuni sulle religiose cattoliche c’è l’accusa di antipatia, acidità, ignoranza… delle zitelle, sempliciotte e bigotte che scaricano le loro frustrazioni personali sui bambini a loro affidati nelle scuole…

monjaNon sarà forse che la scelta – libera e deliberata – di seguire Gesù in modo definitivo (per-sempre!), osservando i consigli evangelici e rimanendo sottomesse alla Chiesa, sia una fastidiosa conferma che la Chiesa è viva e il suo messaggio è vero? Non se ne curi, sorella, nessuno vuole offenderla! Si faccia una risata! D’altronde il gioco non è altro che il frutto della fantasia e della simpatia della signora Jennifer Leczkowski e – sa bene, sorella – che anche la signora Leczkowski ha il diritto di esprimere il suo pensiero e il suo credo. E’ inutile che insista sorella, la sua provocazione non ha senso, se lei inventasse “Il Bowling della Leczkowski” sarebbe di cattivo gusto, una ripicca, una vera cattiveria e poi… lo capisce, perderebbe la causa e si troverebbe a pagare migliaia di euro per risarcimento di danni morali e di immagine (sarebbe Leczkowskifobia!). Lasci stare. Ma, insomma, lo vuole acquistare? Quanti esemplari desidera? Magari in convento, la madre superiora…

P.S. Questa suorafobia non colpisce, di solito, le suore che hanno come carisma particolare l’assistenza ai poveri come le  Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta. Esse godono, agli occhi del mondo, dello stesso fascino di San Francesco e Santa Chiara (oltre che della loro fondatrice e di pochi, pochissimi altri santi) grazie al loro servizio di utilità sociale. Per il mondo (per la mentalità materialista atea) l’unico carisma accettabile è quello dell’impegno sociale e della povertà. Insomma le suore povere e scalze vanno bene, quelle in cattedra le buttiamo giù come birilli. Obbedienza e castità sono sciocchezze, l’insegnamento e la catechesi, invece, appariono come esercizio improprio del potere e usurpazione di un ruolo che spetterebbe alla società civile e politica (a cui non spetta, a quanto pare, scendere nelle profondità della miseria umana).

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