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“La famiglia parte dai più piccoli, ascoltiamoli!”

Hall of the Synod 1 10 ottobre 2014 – Sabrina Fusco

© Sabrina Fusco / ALETEIA

Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 15/10/14

L'appello ai Padri Sinodali di Don Fortunato di Noto, fondatore di Meter

Don Fortunato di Noto è vent’anni che si fa in quattro per i più piccoli. E’ grazie a lui se una realtà come quella della pedopornografia e degli abusi infantili non sono ancora più ignorati di quanto non siano ora. Il lavoro lo svolge lui e decine di volontari dell’associazione Meter, da sempre dalla parte dei più piccoli perché – ripete – “E’ la parte di Gesù”. Continue segnalazioni alla polizia postale, decine di pedofili arrestati anche grazie al loro lavoro. Centinaia, migliaia i bambini salvati o accompagnati nel loro percorso di guarigione. Un lavoro costante non solo su internet, ma anche nelle parrocchie e nelle diocesi, dove l’abuso e la violenza magari parlano il linguaggio delle famiglie.

Don Fortunato ha letto l’esortazione, quasi il lamento, del Cardinale Schönborn: “oltre alla doverosa riflessione sui genitori, pensiamo ai figli”. E’ d’accordo, sobbalza sulla sedia: “è vero!” e così chiama al telefono e dice: “Guardate che ha ragione lui! Nell’Instrumentum laboris (il documento preparatorio del Sinodo) ai numeri 66-67 – mi spiega – si parla di abusi a danno dei bambini, è possibile, doveroso fare un appello perché la nostra pastorale ordinaria ci sia una grande attenzione a queste nuove forme di violenza, non solo perché lo sappiamo o perché è un fenomeno globale. Ma perché accade ovunque”. E’ un fiume in piena, perché lui sa, lui ha visto questi drammi continuamente. “Hanno bisogno di essere accolti. Non dobbiamo sostituirci agli assistenti sociali, per carità, ma nemmeno pensare che essi non siano una realtà permanente della nostra vita pastorale. Il Papa dice che sono “la Chiesa del futuro”, ma ce ne dobbiamo occuapare oggi”.

Cosa ci vuole dunque? “Ci vuole una formazione precisa di parroci e catechisti per costruire una rete che sappia vedere, intervenire e accompagnare i minori abusati. Nei nostri consigli pastorali non c’è una attenzione specifica sull’infanzia. E’ opportuno elaborare una nuova pastorale di prossimità quando accadono questi fatti: non c’è differenza tra paesi ricchi e poveri, in entrambe le realtà succedono queste tragedie”.

Che fare padre? “E’ bene partire dalla famiglia, ma bisogna rovesciare la prospettiva: la Chiesa riparte se si china sui più piccoli per accoglierli e proteggerli e prendendo il loro punto di vista. Partire dai figli, non dai genitori!”

Dai piccoli, dagli ultimi, dagli inascoltati. Gesù faceva così. Forse anche al Sinodo bisognerebbe ripartire da lì. C’è un anno di tempo, Don Fortunato lo sa, è sereno e fiducioso nei lavori dei Padri Sinodali, ma spera e prega per quel cambio di prospettiva. E intanto continua il suo lavoro in parrocchia, lì non c’è mai da abbassare la guardia, che poi i fanciulli – se non stai dalla loro parte – ti tirano le sassate…

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