Ciò vuol dire che bisogna dedicare il tempo necessario ad andare a Messa, poi adorare almeno un’ora Gesù sacramentato, pregare davanti a Lui… Io in genere recito anche la coroncina della Divina Misericordia, chiedo allo Spirito Santo di darmi le parole necessarie per avvicinarmi a questi fratelli e a queste sorelle e di non mancare alla carità in nessun momento… e poi, all’opera!
Qual è il suo sguardo nei confronti delle prostitute?
Il mio è uno sguardo di compassione. Le sento mie sorelle, miei fratelli… Li amo con un amore fraterno, sono diventate persone importanti nella mia vita. Meritano il mio rispetto. Cerco di vedere in loro Cristo Gesù.
“Le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio”. Cosa le dice questa frase di Gesù?
Sono parole che non capivo davvero fino a quando non ho iniziato a vivere questa esperienza. Quando le prostitute e i travestiti sperimentano l’amore grande di Dio e che non li condanna, che anzi è il contrario, la loro conversione è in genere molto grande.
Sperimentano un amore misericordioso e incondizionato, e la loro risposta è spesso generosa. In molti di noi che ci diciamo cristiani apostolici romani, con una serie di titoli e istituti ecclesiali conquistati durante anni, non si riesce a vedere quella conversione di cui parla il Vangelo. È la conversione di cui parlava Giovanni il Battista, quella che chiede Gesù e che ora la Madonna ci chiede nelle sua varie apparizioni nel mondo. Tra le prostitute ho scoperto donne che lottano per mandare avanti una famiglia. Mezzo mondo ha chiesto loro le porte al lavoro, le giudica e le condanna… E loro sono costrette a questo stile di vita per la tanta ingiustizia nella società.
Che messaggio cerca di trasmettere loro?
Un messaggio d’amore, di misericordia e di pace.
È stato accolto bene?
All’inizio no, perché non avevano chiesto qualcuno che si avvicinasse per parlare loro di Dio, men che meno visto la società e alcuni membri della Chiesa hanno fatto sapere loro e sentire che vivono condannati nella vita…