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Coniugi filippini raccontano il loro cammino vocazionale

George and Cynthia Campos

© couplesforchristglobal

Aleteia - pubblicato il 07/10/14

La testimonianza di George e Cynthia Campos nella seconda giornata del Sinodo sulla famiglia

Si è aperto il secondo giorno di lavori sinodali alla presenza di Papa Francesco. Il tema di oggi, 7 ottobre, è: Il Vangelo della famiglia e la legge naturale (I parte, cap. 3) e La famiglia e la vocazione della persona in Cristo (I parte, cap. 4).

La sessione ha preso il via con una breve presentazione del Presidente delegato di turno, il Card Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila (Filippine), che ha introdotto la testimonianza dei coniugi Sig. George Campos, Direttore di Couples for Chirst (Filippine) e Sig.ra Cynthia Campos, Membro di Couples for Chirst (Filippine), presenti al sinodo come Uditori. I coniugi filippini sono la seconda coppia sposata che ha parla davanti all’assemblea. La vita di George e Cynthia è stata costellata da drammi e dure prove ma sempre dentro l’abbraccio del Signore che non ha mai fatto mancare il Suo Amore nella vita della loro famiglia. Un amore che oggi possono testimoniare a chiunque hanno davanti.

Di seguito la traduzione della loro testimonianza:

La nostra chiamata alla vocazione
Cynthia e io ci siamo sposati nel 1987 e siamo stati benedetti con quattro figli. Nel 1990 siamo diventati membri di Coppie per Cristo, un’associazione privata di fedeli laica di diritto pontificio. Ci siamo impegnati ad essere una catechesi vivente della nostra visione di vivere come “Famiglie nello Spirito Santo per rinnovare la faccia della terra” e la nostra missione è “Costruire la Chiesa della Famiglia e dei Poveri” nei 107 Paesi in cui siamo presenti.

Discernimento vocazionale
"Ho chiesto di diventare suora con le Rosas Hermanas (Suore Serve dello Spirito Santo), una congregazione contemplativa. Sono stata accettata, ma mi è stato chiesto di fare un ritiro con un sacerdote. Alla fine del ritiro il sacerdote ha detto: “Tu non sei fatta per la vita religiosa. Dio ti darà un marito che ti aiuterà ad allevare i figli che Lo serviranno in futuro. Il tuo lavoro è fuori”. Dopo questo apparente rifiuto da parte del Signore, sono tornata a studiare. Per inciso, George era chierichetto nello stesso convento nel quale avevo chiesto di entrare.

Avevo raggiunto una buona posizione nella compagnia nella quale lavoravo da 25 anni. A 46 anni ho scelto di licenziarmi. Ho detto al proprietario: “Ho trascorso la prima metà della mia vita servendo questa compagnia, e ora voglio passare la seconda servendo il Signore”. Anche Cynthia a 47 anni si è licenziata, per cui possiamo servire insieme come coppia.
Abbbiamo approfondito la nostra fede e l’amore per il Signore attraverso la nostra formazione e gli incontri di preghiera settimanali con altre coppie. Questo benedetto incontro con Gesù ci ha portati a diventare discepoli missionari full-time. I nostri figli stanno seguendo la nostra strada. Si sono uniti al CFC Family Ministries facendo il percorso Bambini, Giovani e Single per Cristo. Siamo stati in missione insieme in Vietnam, Thailandia e Australia.

La gravidanza pericolosa di Cynthia
In occasione della mia quarta gravidanza, mi sono stati diagnosticati il diabete gestazionale e la preeclampsia. Ci è stato detto che la mia vita sarebbe stata a rischio se avessi portato avanti la gravidanza, e c’era un’alta possibilità che mio figlio nascesse non normale. Ci è stato detto di porre fine alla gravidanza o di accettare il rischio. È stato davvero un test di fede e di arrendevolezza. Abbiamo deciso di avere il bambino e di rispettare la volontà di Dio. Per grazia divina, siamo sopravvissute entrambe e mia figlia Christen è in salute e piena di vita.

Diagnosi di tumore al seno
Nel 1998 mi è stato diagnosticato un tumore al seno e mi è stato detto che mi rimanevano tra i 3 e i 6 mesi di vita. Anziché abbandonare il nostro servizio abbiamo continuato, sostenuti dalle preghiere della mia famiglia e dalla nostra comunità CFC. La mia preghiera era:



 “Signore, con un semplice movimento del tuo dito potresti cambiare la mia malattia. Devi solo volerlo”. Per ora Dio ha ascoltato le nostre preghiere. Sono qui davanti a voi guarita con un semplice intervento medico e una dose di antibiotici.

La formazione pastorale e il sostegno del CFC rafforza e sostiene noi e la nostra famiglia nelle sfide quotidiane che affrontiamo, ma cosa succede a coloro che non hanno il privilegio di avere un gruppo di sostegno? E così la nostra missione continua con passione maggiore.

Il CFC ha ministeri per uomini (Servi del Signore) e donne (Serve del Signore) single, con coniugi che lavorano all’estero, che hanno perso il coniuge per morte, separazione legale/divorzio o una visione divergente dei gruppi ecclesiali associativi.

Per le coppie in situazioni irregolari è stato istituito il ministero del Pozzo di Giacobbe, ispirato dalla conversazione di Gesù con la donna samaritana nel Vangelo di Giovanni (4:1-42). Che la nostra organizzazione fosse intesa solo per coppie sposate nella Chiesa non andava bene per il malessere reciproco e la mancanza di interattività con le coppie regolarmente sposate.

Una carità pastorale illuminata che inaugura forme innovative di “accompagnamento”, di formazione spirituale coniugale e di partecipazione inclusiva alla vita ecclesiale che porti alla piena comunione ha bisogno di promozione e azione da parte dei nostri ministri ordinati.

Caritas Christi urget nos.
Grazie!

[traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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