Cosa si aspetta dal sinodo?
Zamagni: Mi aspetto molto: è significativo che sia Giovanni Paolo II che Papa Francesco abbiano scelto per il loro primo sinodo il tema della famiglia. Evidenemente c’è consapevolezza della gravità della condizione in cui essa vive. Dal punto di vista della vita ecclesiale mi aspetto una ripresa forte di interesse e attenzione ai temi della pastorale matrimoniale. Il matirmonio è un sacramento, la famiglia no: essa si regge sul matrimonio. Quindi se non si presta attenzione alla coppia che si sposa, la famiglia non reggerà. C’è una pastorale pre-matrimoniale ma niente per il dopo matrimonio. Quindi credo sia necessario che venga ripreso il tema del rapporto di coppia e della vita coniugale. Vanno aiutate le coppie sotto il profilo culturale, altirmenti si spezzano e con loro la famiglia. Mi aspetto infine che si affermi la famiglia come un tema pubblico, non privato e legato alle coscienze. Le famiglie non sono un ineresse di parte, dei cattolici ad esempio, ma sono una istituzione. L’art 29 della costituzione dice: "la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul lavoro". Quindi mi aspetto che il sinodo, riaffermando questa concezione della famiglia, affermi con che la famiglia non è una mera aggregazione di interessi di parte e di preferenze: oggi ho interesse per te, quindi ti sposo, poi se fra qualche anno cambiano le mie preferenze mi sento libero anzi in diritto a rompere il legame matrimoniale e passare ad altro. Questo attenta alla coesione sociale della nostra società.