Un’altra devozione molto radicata in lui è quella verso la “Florecita de Jesús”, santa Teresa di Lisieux, il piccolo fiore di Gesù: “Non bisogna aver paura di dipendere solo dalla tenerezza di Dio, come ha fatto Teresa di Lisieux, che è per questo una figlia prediletta di Maria e una grande santa missionaria”.
Anche questa devozione, che si pone sulla scia dell’infanzia spirituale insegnata dalla grande santa francese, oggi Dottore della Chiesa, ha impresso le sue orme nel nascente pontificato di papa Francesco, dopo aver contrassegnato la spiritualità e l’opera pastorale dell’arcivescovo di Buenos Aires. E’ una devozione che parla il linguaggio della misericordia e della tenerezza, che insegna ad essere piccoli e ad aspettarsi tutto da Dio.
Fu un gesuita, padre Putigan, a diffondere a partire dal 1925 questa particolare preghiera d’intercessione per santa Teresina, che Bergoglio a Buenos Aires non mancava mai di recitare: “Florecita de Jesús, pedile hoy a Dios que me alcance la gracias que yo ahora pongo con confianza en tus manos” (“Fiorellino di Gesù, domanda oggi a Dio che mi conceda la grazia che ora pongo con fiducia nelle tue mani”).
L’arcivescovo Bergoglio si adopera molto per diffondere la devozione verso la patrona delle missioni, e lo fa soprattutto nelle “villas miserias”, le misere baraccopoli di Buenos Aires, dove la luce dell’amore e della misericordia fa molta fatica a penetrare fra le tenebrose maglie della violenza e della sopraffazione .
“Quando ho un problema – dice con candore padre Jorge – lo affido a lei, a santa Teresa di Gesù Bambino. Non le chiedo che lo risolva, solo che lo tenga nelle sue mani e mi aiuti; e come segnale – spiega lui – ricevo quasi sempre una rosa”.
Una volta raccontò che, dovendo egli prendere una decisione molto importante per una complicata questione, la rimise completamente nelle mani di santa Teresina. E qualche tempo dopo, sulla soglia della sacrestia venne una donna sconosciuta a portargli tre rose bianche.
(dal volume “Papa Francesco. La carezza di un padre” di Maria Di Lorenzo, Edizioni dell’Immacolata / all rights reserved)