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Com’era il rapporto di padre Pio con il suo angelo custode?

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Gaudium Press - pubblicato il 02/10/14
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Un altro segno di come il santo approcciava la vita in una prospettiva soprannaturale piena di fiducia e di amore per Dio
Le difficoltà quotidiane dell’esistenza umana ci chiedono un atteggiamento dell’animo di chi è continuamente nella “buona lotta” per amor di Dio, soprattutto per il fatto che intorno a noi gira il nemico, come un leone, cercando chi divorare, come leggiamo nella Prima Lettera di San Pietro (1 Pt 5,8).

Il santo cappuccino San Pio da Pietrelcina ha compreso bene la realtà della vita: una lotta per la fedeltà a Nostro Signore. Quest’uomo di Dio ha vissuto per 81 anni, morendo il 23 settembre 1968. Consapevole dell’esistenza di una realtà più reale di quella percepita dai nostri sensi, si è posto in una prospettiva soprannaturale, piena di fiducia e amore per Dio.

È stato benedetto con un dono speciale: aveva una convivenza intima con il suo angelo custode, ha commentato monsignor João Clá Dias, fondatore degli Araldi del Vangelo.

“Un tratto rivelatore del suo contatto privilegiato con il mondo soprannaturale è la stretta relazione che ha mantenuto per tutta la via con il suo angelo custode, che definiva ‘l’amico della mia infanzia’. Era il suo miglior confidente e consigliere”.

Quando era ancora bambino, uno dei suoi professori decise di mettere alla prova la veracità di quella magnifica intimità. Per questo, gli scrisse varie lettere in francese e in greco, lingue che all’epoca il futuro padre Pio non conosceva. Ricevendo le risposte, esclamò stupefatto: “Come puoi conoscere il contenuto, visto che del greco non conosci neanche l’alfabeto?”

“Il mio angelo custode mi spiega tutto”, rispose il futuro padre Pio.
“Grazie a un amico come quello, insieme all’ausilio soprannaturale di Gesù e Maria, il santo ha potuto purificare la sua anima nelle numerose sofferenze fisiche e morali che non gli sono mai mancate” (1).

Ma qual è l’utilità di questo esempio di padre Pio per noi, quello del suo amore e della sua fiducia in Gesù, Maria e nell’angelo custode?

La fermezza del santo favorisce la convinzione di quanto dobbiamo porci in una prospettiva soprannaturale in relazione alla nostra esistenza. Altrimenti, come affrontare tante prove e il peso dei poteri delle tenebre?

Di fatto, se vogliamo che il nemico non ci dica mai di aver trionfato, non cadiamo di fronte alle tentazioni e ai contrattempi dell’esistenza terrena e confidiamo nell’amore per Gesù, Maria e il nostro amico, l’angelo custode.

San Pio da Pietrelcina, prega per noi!

(1) Monsignor João Clá Dias, A Companhia do Anjo da Guarda, in http://www.arautos.org/especial/19541/Sao-Pio-de-Pietrelcina.html (accesso 23 settembre 2014)

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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