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In cosa credono davvero i satanisti?

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Susan E. Wills - Aleteia - pubblicato il 01/10/14

Il satanismo: una “fede” strisciante nello scisma

Visto che le attività e gli eventi promozionali satanici ultimamente hanno conquistato ampio spazio sui media, ho pensato che sarebbe stato utile risalire al padre fondatore del satanismo americano: Anton Szandor LaVey, un emarginato liceale il cui certificato di nascita di Cook County (Chicago) riporta un nome ben meno esotico: Howard Stanton Levey, figlio di Michael e Gertrude Levey.

Anche se la maggior parte della gente pensa che il satanismo esista da millenni, negli studi religiosi di “Esoterismo contemporaneo” i professori e autori Egil Asprem e Kennet Granholm confermano che LaVey ha fondato la prima “ininterrotta tradizione esplicitamente satanica, nel senso di un gruppo di persone che aderiva a un insegnamento di quel tipo” per un periodo di decenni o più.

Quali insegnamenti sposava LaVey? È provato come sia tremendamente difficile separare i fatti dalla finzione nella sua vita e nei suoi scritti perché, come ha annotato nel suo libro del 1988 “Satan Speaks!”,

“Io sono un maledetto bugiardo. Per la maggior parte della mia vita adulta sono stato accusato di essere un ciarlatano, una persona falsa, un impostore. Penso che questo mi renda tanto simile a quello che si crede sia il Diavolo come chiunque altro. È vero. Mento costantemente, incessantemente. Visto che mento così spesso, sarei veramente pieno di m***a se non tenessi chiusa la bocca e lasciassi spalancato il c**o.

Il reverendo John D. Allee riferisce che nell’edizione del 1990 del “Grotto Master’s Handbook” di LaVey, questi esponeva convinzioni teistiche al suo circolo:

Satana è un compagno molto personale. Ammiriamo Satana e vogliamo guadagnarci il suo rispetto, per cui agiamo come farebbe lui – sfidando qualunque cosa o chiunque richieda la nostra adorazione. Sarebbe un insulto offrirgli un’adorazione sconsiderata. Ma il fatto è questo: a differenza delle promesse dei cristiani, Satana sviluppa una relazione intensamente intima con ciascuno dei suoi seguaci. Si può non percepirla fino a che non ci si addestra a sentirla, ma quando si raggiunge la posizione di Grotto Master se ne è già stati probabilmente toccati. Egli rimarrà con voi finché il vostro respiro non lascerà il vostro corpo" (neretto nell’originale).

Diremo più avanti più cose su LaVey, ma in primo luogo può essere utile descrivere le varie correnti di pensiero tra coloro che si identificano come satanisti. Sia i teisti che gli atei reclamano questo marchio, anche se i satanisti atei sono denigrati come “posatori” dai veri credenti. Il loro scisma è stato esplorato in “World Religion News” il 22 settembre scorso.

La Chiesa di Satana – fondata da LaVey e ora guidata dall’Alto Prete Mago Peter H. Gilmore – non è molto dissimile da un’organizzazione religiosa. Ha il dubbio beneficio di cinque libri scritti da LaVey: "The Satanic Bible" (1969), "The Satanic Rituals" (1972), "The Satanic Witch" (1989), "The Devil’s Notebook" (1992) e il "Satan Speaks!" menzionato in precedenza.

Gli aderenti alla Chiesa di Satana (che probabilmente non sono mai stati più di 300) possono aver creduto in un essere che si è ribellato a Dio nei loro primi anni (come affermava un membro della famiglia Manson), ma in seguito hanno descritto Satana solo come un “simbolo di orgoglio, libertà e individualismo”. Si oppongono tuttavia all’utilizzo della parola “satanico” da parte del Tempio Satanico (The Satanic Temple, TST) perché vedono i membri del TST come atei senza una “struttura gerarchica di credenze”.

Una terza organizzazione, i Templi di Satana, concorda sul fatto che il Tempio Satanico, che ha due anni, stia usando il nome di Satana in modo fraudolento. Sul suo ben povero sito web, pieno di parole scritte in modo sbagliato, i teisti Templi di Satana spiegano in cosa si differenziano dalla Chiesa di Satana: “Siamo teisti e loro atei. Se noi crediamo in una divinità reale, loro credono in se stessi elevati a divinità”.

Ciò a cui si riduce il tutto è un continuum di credenze sataniche, iniziando a un estremo con gli adoratori del demonio teisti che onorano e servono colui che originariamente si è ribellato a Dio, identificato a volte con l’angelo caduto che conosciamo come Lucifero o Satana, mentre altri satanisti vedono Satana come una forza dentro ciascuno di noi che ci spinge ad atti personali di ribellione e di potere divino.

Una terza corrente è quella composta da quanti si dichiarano atei/umanisti, che mancano di un credo e di pratiche religiose formali; vogliono soprattutto deridere i credenti e ribellarsi contro la religione istituita, scegliendo il primo ribelle (Satana o Lucifero) come propria “mascotte”. Si definiscono satanisti semplicemente per apparire più alla moda, dicono, dei depressi di mezza età che hanno perso la fede in Dio quando Egli ha fallito nel presentarsi come una “macchina da vendita divina” – prega e ottieni ciò che hai chiesto.

Il pastore evangelico Joe Schimmel sostiene in “The Truth about Satanic Cults” che l’intervista televisiva di Oprah Winfrey all’ex “vice” di LaVey Michael Aquino rivela lo stupore della presentatrice nell’apprendere che i membri del movimento New Age sono strettamente, e a volte inconsapevolmente, allineati al satanismo per il fatto di credere in un’autorealizzazione divina in cui ogni individuo segue la propria bussola “morale” – ovunque questa li porti. Schimmel riferisce questo scambio tra Aquino e Oprah:

Oprah: “Il modo in cui lo spiega è quello di molta gente che si interessa di metafisica e appartiene al New Age, si dice la stessa cosa. Secondo lei è tutto uguale?”

Aquino: “Sì, tranne per il fatto che direi che noi [satanisti] abbiamo un comprensione più precisa… Capiamo ciò che sta accadendo realmente un po’ meglio di molti membri del New Age”.

Se c’è un fil rouge comune tra questi “devoti”, sarebbe la convinzione per cui è importante essere “decondizionati” per respingere tutte le norme morali esterne (nella fattispecie, quelle della cristianità e dello Stato). In altre parole, al cuore della libertà c’è il diritto di definire il proprio concetto di esistenza, di significato, dell’universo e del mistero della vita umana. Questa convinzione non è spiegata con queste stesse parole in "Satan Speaks!" Si ritrova, ovviamente, nell’opinione di Planned Parenthood v. Casey (1992), una decisione della Corte Suprema che appoggia la Roe v. Wade e della quale sono autori i giudici O’Connor, Kennedy e Souter.

Satanismo dogmatico

Le 11 Regole Sataniche della Terra di Anton LaVey sono piuttosto aperte all’interpretazione:

1. Non dare opinioni o consigli a meno che non ti vengano richiesti.
2. Non raccontare i tuoi problemi ad altri a meno che tu non sia sicuro che vogliano ascoltarli.
3. Quando sei a casa di qualcun altro, mostragli rispetto o altrimenti non andarci.
4. Se un ospite a casa tua ti annoia,
trattalo crudelmente e senza pietà.
5. Non fare avances sessuali a meno che non ti venga dato un segnale di disponibilità.
6. Non prendere ciò che non ti appartiene a meno che non sia un peso per l’altra persona e questa chieda di esserne sollevata.
7. Riconosci il potere della magia se l’hai impiegata con successo per raggiungere i tuoi desideri. Se neghi il potere della magia dopo averla richiesta con successo, perderai tutto ciò che hai ottenuto.
8. Non lamentarti di nulla a cui non devi sottometterti.
9. Non fare del male ai bambini piccoli.
10. Non uccidere animali non umani a meno che non ti attacchino o non ti serva del cibo.
11. Quando cammini in uno spazio aperto, non dare fastidio a nessuno. Se qualcuno ti dà fastidio, chiedigli di smettere.

Se non smette, distruggilo.

I cristiani potrebbero forse concordare con alcune di queste “regole” (la 1, la 2, la 8, la 9, forse la 10), mentre altre sono ambigue, e la 5 e la 11 sono terrificanti.

I 9 Peccati con commento di LaVey di Catherine Beyer (un’aderente alla Wicca che attualmente insegna all’Università del Wisconsin, Green Bay) sono i seguenti:

Se la Chiesa di Satana incoraggia l’individualità e la gratificazione dei desideri, non suggerisce che tutte le azioni siano accettabili. I Nove Peccati Satanici, pubblicati da Anton LaVey nel 1987, sottolineano nove caratteristiche che i satanisti dovrebbero evitare. Eccole, insieme alle mie spiegazioni.

1. Stupidità
La gente stupida non va avanti in questo mondo. I satanisti cercano di tenersi informati e di non essere raggirati da altri che cercano di manipolarli e di usarli.

2. Pretenziosità
Nel satanismo si incoraggia l’orgoglio per i traguardi raggiunti. Una persona, ad ogni modo, dovrebbe trarre credito solo da ciò che ha fatto. Fare dichiarazioni vuote su se stessi è non solo riprovevole, ma anche potenzialmente pericoloso, portando al peccato numero 4, l’autoinganno.

3. Solipsismo
I satanisti usano questo termine per riferirsi alla presunzione di molte persone per cui altre persone pensano e agiscono come loro e hanno gli stessi desideri. È importante ricordare che ciascuno è un individuo con i propri obiettivi e i propri progetti. Aspettarsi che qualcuno ci tratti come noi trattiamo lui è stupido. I satanisti incoraggiano invece a trattare le persone come loro trattano noi. Si dovrebbe sempre far fronte alla realtà della situazione più che alle aspettative.

4. Autoinganno
I satanisti si confrontano con il mondo per com’è. Convincersi di falsità perché sono più comode non è meno problematico che lasciare che qualcun altro ci inganni.

5. Atteggiamento del gregge
Il satanismo esalta il potere dell’individuo. La cultura occidentale incoraggia le persone a seguire la corrente e a credere e a fare le cose semplicemente perché le fa la comunità più ampia. I satanisti cercano di evitare questo comportamento, seguendo il gregge solo se ha un senso logico e risponde alle necessità della persona.

6. Mancanza di prospettive
Essere consapevoli sia dei quadri ampi che di quelli ristretti, non sacrificando mai l’uno per l’altro. Ricordare il proprio ruolo importante nelle cose, e non essere sopraffatti dai punti di vista del gregge. Dall’altro lato, viviamo in un mondo più ampio di noi stessi. Bisogna tenere sempre d’occhio il quadro più ampio e capire come ci si può adattare ad esso.

7. Dimenticanza delle ortodossie passate
La società riprende costantemente vecchie idee e le riconfeziona come idee nuove e originali. Non lasciarsi ingannare da queste offerte.

8. Orgoglio controproducente
Se funziona, usalo. Non si dovrebbe mai essere imbarazzati per i propri risultati. Se l’orgoglio impedisce di riuscire a fare cose con altre persone, bisognerebbe metterlo da parte fin quando non è nuovamente costruttivo.

9. Mancanza di estetica
La bellezza e l’equilibrio sono due cose che i satanisti si sforzano di raggiungere. Ciò è particolarmente vero nelle pratiche magiche, ma si può estendere anche al resto della propria vita. Bisogna evitare di seguire ciò che la società dice che è bellissimo e imparare a identificare la vera bellezza, indipendentemente dal fatto che gli altri la riconoscano o meno.

Dobbiamo ammettere che molti americani oggi si considerano superiori al gregge di “stupidi” cristiani (Hollywood, i media principali, il mondo accademico, il Governo federale, solo per fare qualche esempio), e si congratulano per il fatto di essere dei pensatori originali, privi di autoinganno.

LaVey si vedeva sicuramente in questo modo. Si vantava di essere stato un domatore di leoni da circo nell’adolescenza, un suonatore di oboe professionista con un’inesistente orchestra di balletto, un fotografo della Polizia di San Francisco, un consulente tecnico per “Rosemary’s Baby” e un multimiliardario con tre case, una flotta di macchine lussuose e uno yacht. In verità, però, le prove mostrano che non era nulla di tutto ciò. Picchiava la moglie, era il protettore di alcune ragazze, viveva in povertà e con il sussidio pubblico e ha scroccato dal padre per tutta la vita. Ma era molto più di un fanatico violento e patetico. LaVey e il cofondatore della Chiesa di Satana Kenneth Anger hanno influenzato innumerevoli persone, inclusi serial killer come Charles Manson e il membro della famiglia Manson Susan Atkins, Richard Ramirez (“the Night Stalker”) e il tristemente noto “Son of Sam”.

L’isteria degli anni Ottanta per i presunti abusi sessuali rituali e l’uccisione di bambini in rituali satanici non avevano basi, ma allora come si spiega un articolo apparso all’inizio di questa settimana in cui una vittima di abusi sessuali del Galles ha affermato di essere stata stuprata circa 1.800 volte da membri del culto satanico?

E Satana stesso? L’Alto Prete Mago Gilmore spiega che “Satana non è un’entità consapevole da adorare, ma piuttosto un bacino di potere all’interno di ogni essere umano da tappare a piacimento”. Piuttosto New Age, vero?

Ecco qualche ultimo spunto. Secondo Benjamin Cloth, “i satanisti di LaVey credono che si abbia solo una vita, senza punizioni o ripercussioni future. Rispondono facilmente alla domanda ‘Qual è l’obiettivo della vita?’ con una semplice replica: ‘Godersela facendo ciò che si vuole!‘” (neretto in originale).

Quanta gente in Nordamerica e in Europa Occidentale vive in base a questo stesso precetto?

——
Susan E. Willsè editrice esperta di spiritualità dell’edizione inglese di Aleteia.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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