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Attenzione agli angeli “pirata”!

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SIAME - pubblicato il 01/10/14

Cosa sono e cosa non sono gli angeli

Molte persone collezionano immagini di angeli perché sono diventate di moda, ma cosa sono gli angeli?

Secondo il Catechismo della Chiesa cattolica, gli angeli sono creature spirituali che glorificano Dio senza sosta e servono i suoi disegni salvifici con le altre creature: “Gli angeli cooperano a tutte le nostre opere buone” (San Tommaso d’Aquino).

Angeli “pirata”

Nel linguaggio popolare di Città del Messico, definiamo “pirata” i prodotti falsificati o le persone che esercitano un officio senza le dovute licenze: taxi pirata, dischi, film, profumi, liquori e abbigliamento pirata.

Questi prodotti copiano o imitano gli originali per ingannare gli acquirenti, o a volte gli acquirenti stessi comprano prodotti pirata sapendo che lo sono perché il prodotto originale costa troppo per loro.

Ci sono anche angeli “pirata”, che imitano gli originali e si fanno passare per questi ingannando i consumatori.

Cosa non sono gli angeli:

· Non sono esseri umani morti che tornano in terra a compiere una missione, come ci dicono i film nordamericani.
· Non sono esseri umani morti in tenera età e che si uniscono al coro degli angeli in cielo.
· Non sono esseri di altri pianeti che vengono a farci del bene.
· Non sono altri dei che reggono il destino degli uomini a proprio capriccio.

Cosa sono invece:

Sono creature, ovvero sono esseri creati da Dio, “Creatore di tutte le cose, visibili e invisibili”. Non sono dèi minori.

Spirituali. Il Creatore di tutte le cose ha voluto creare l’uomo, un essere animale diverso dagli altri animali per il fatto di avere un’anima spirituale. L’essere umano è materiale e spirituale. L’angelo, invece, è solo spirito creato, non ha corpo materiale.

Quando si presentano agli uomini per compiere la loro missione divina, assumono figura umana perché possiamo vederli, ma non hanno corpo.

Li raffiguriamo con ali per indicare la loro missione di messaggeri di Dio. Probabilmente ci siamo ispirati alla mitologia persiana, greca e romana per rappresentarli in questo modo.

Che glorificano Dio senza sosta. Sono creature ordinate alla lode di Dio, loro Creatore. In Lui trovano la loro pienezza angelica e la loro felicità.

E che servono i Suoi disegni salvifici con le altre creature. La parola “angelo”, in greco, significa “messaggero”, e questo è l’officio di questi spiriti creati da Dio.

Gli angeli cooperano a tutte le nostre opere buone. Crediamo che tutti abbiamo un angelo custode datoci da Dio come fedele custode della nostra salvezza.

Ci sono angeli e angeli

Sappiamo poco della natura degli angeli, ma nella Bibbia vengono menzionati con nomi diversi che forse indicano una specie di incarico o di officio: angeli, arcangeli, principati, potestà, virtù, dominazioni, troni, cherubini e serafini.

Gli angeli hanno un nome? Siamo noi umani ad aver bisogno di dare dei nomi. Dare un nome a qualcosa ci fa sentire un po’ padroni di ciò che nominiamo. Per questo gli angeli ci danno il loro nome, per farci sentire che sono nostri. Conosciamo, però, solo il nome degli arcangeli Raffaele (Dio cura), Gabriele (uomo di Dio o forza di Dio) e Michele (chi come Dio?).

Gli altri nomi degli arcangeli sono usciti dai libri che non si trovano nella Bibbia e appartengono alle tradizioni ebraica o cristiana.

Tutti gli altri nomi che si danno agli angeli appartengono a questa dottrina pirata che la Chiesa non insegna e non accetta.

San Michele Arcangelo viene rappresentato come un forte soldato alato che, spada o lancia in mano, mette sotto i suoi piedi il Demonio, mentre nell’altra mano impugna una bandiera con il motto “Chi come Dio?”, che è la traduzione del suo nome.

Secondo la tradizione giudaico-cristiana e la Bibbia, Michele è il principe delle milizie celesti che affrontò l’angelo ribelle (anche il Diavolo è un angelo!) che, come creatura libera, si ribellò contro Dio al grido “Non servirò!”, guidando altri angeli ribelli.

Michele li sconfisse e li fece precipitare per sempre nell’inferno.

Per questo la Chiesa lo considera un patrono molto speciale nella lotta contro il demonio e lo invoca nei momenti di persecuzione e di prova.

Per la nostra vita

Non perdiamo la devozione ai santi angeli che ci hanno instillato i nostri genitori quando eravamo bambini. Il culto di venerazione agli angeli e ai santi è gradito a Dio, perché in essi vediamo la grazia divina offerta con generosità da colui che è il padrone e il datore di tutte le grazie.

Oggi sono di moda anche gli indemoniati, che nella maggior parte dei casi non sono altro che malati, ma sicuramente il Demonio ci assilla e ci tenta sottilmente. In quei momenti invochiamo l’arcangelo San Michele e pronunciamo il suo motto di combattimento: “Chi come Dio?”.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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