Il volume che sarà presentato a Roma l’ 1 ottobre, contiene 90 note innovative, ispirate agli insegnamenti di Chiara e Francesco
Non è un Bibbia diversa dalle Sacre Scritture che conosciamo, ma di sicuro è un testo "speciale", giovanile, arricchito dall’esperienza di frati e laici francescani. Stiamo parlando della "Bibbia Francescana" che mercoledì 1 ottobre sarà presentata alla stampa a Roma presso la sede di Radio Vaticana.
Sono attese le partecipazioni di monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, fra Mauro Jöhri, frate minore cappuccino, presidente della Conferenza delle Famiglie francescane, Encarnación del Pozo, ministra generale dell’Ordine francescano secolare. Una varietà di illustri presenze per testimoniare la collaborazione di tutta la famiglia francescana per la realizzazione di questo volume innovativo.
UNA BIBBIA UFFICIALE
«Prima di tutto è una Bibbia – spiega fra Fabio Scarsato, direttore editoriale del "Messaggero di sant’Antonio" e delle Edizioni Messaggero Padova, che modererà l’incontro con la stampa dell’1 ottobre – non è altro che il testo dell’Antico e del Nuovo testamento approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana, comprensivo di tutte le note del testo ufficiale Cei».
PENSIERI FRANCESCANI
Poi però è anche «francescana» per diversi motivi che fra Fabio anticipa ad Aleteia. «Abbiamo provato a renderla più fruibile, gestibile, accattivante attraverso una lettura francescana della Parola di Dio». Sono state individuate una novantina di note, cioè «idee, concetti, pensieri, cari a San Francesco e Santa Chiara» come povertà, letizia, fraternità, e qualcuno più «audace» come sconfitta, relazioni. «Abbiamo chiesto ad alcuni amici francescani di scriverci queste note, in modo sintetico ed efficace, quasi dei "tweet spirituali"».
UN LAVORO COLLETTIVO
Così è nato un progetto capace di aggregare intorno alla Bibbia una vera e propria comunità francescana allargata. «Hanno partecipato i frati e le suore di ogni ordine, laici di tutte le età appartenenti ai francescani secolari ma anche solo vicini al mondo francescano. Ci hanno scritto queste note amici di tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia e finanche dall’estero, persino dallo Zambia».
VERSETTI PIU’ RICCHI
Dunque, la Bibbia è francescana «perché questa comunità ha provato ad interrogare la Parola di Dio su alcune parole "forti" che sono state ricercate nei versetti. Ma non sono l’esegesi francescana di quel versetto, bensì un’amplificazione francescana dell’idea che trasmette quel versetto. Ad esempio, nella Genesi, dove si parla della Creazione, di Adamo ed Eva, c’è una nota che spiega in che modo San Francesco e Santa Chiara hanno vissuto il rapporto uomo-donna».
LE FONTI FRANCESCANE
E’ ancora «francescana», prosegue il direttore del "Messaggero di Sant’Antonio", «perché ai bordi del testo biblico ci sono dei numeri, che sono i riferimenti delle fonti francescane, testi per noi molto importanti perché raccolgono gli scritti di Chiara e Francesca». Ed è «francescana» perché la Conferenza delle famiglie francescane, hanno firmato collegialmente l’introduzione».
UN TESTO PER GIOVANI
E infine è «francescana» per l’impronta «giovanile» grafica che si è voluta dare al testo, l’utilizzo del colore arancione con il tau stilizzato in copertina. «Ci rivolgiamo alle nuove generazioni – conclude fra Fabio – appassionate di Chiara e Francesco, giovani che vanno ad Assisi per scoprirne meglio il carisma, e solo in secondo luogo a studiosi del testo biblico». La Bibbia francescana ha anche un portale: www.bibbiafrancescana.org.