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Ho camminato sulla Luna “in compagnia di Dio”

Charles M. Duck – it

Public Domain

Aciprensa - pubblicato il 26/09/14

Un astronauta dell'Apollo 16 condivide la sua “prova scientifica” dell'esistenza di Dio
L'astronauta dell'Apollo 16 Charlie Duke ha affermato questo mercoledì che la sua esperienza di vita è la “prova scientifica” che Dio esiste, visto che Lo ha incontrato durante il tentato suicidio di sua moglie nel 1975, sei anni dopo aver messo piede sulla Luna.

In una conferenza intitolata “Il volto nascosto della Luna”, pronunciata nel contesto del Festival Starmus, l'astronauta ha segnalato che quando è salito sulla navicella “non era cristiano”, né ha compiuto un “viaggio spirituale”, ma ha visto la “forza di Dio” quando sua moglie “ha cambiato vita verso l'allegria”.

Ha confessato di aver quindi iniziato a leggere la Bibbia malgrado le lamentele degli scienziati, e ha sostenuto che gli uomini non possono essere “nemici” di Dio. “C'è libertà di credo, e ho visto spesso Dio da quando ho 42 anni”.

Su questa linea, ha commentato che la sua vita è stata “un miracolo” come quando il cervello “processa” ciò che vedono gli occhi, e non crede che ci sia “conflitto” tra la comunità scientifica e il cristianesimo. Ha inoltre segnalato che gli scienziati svolgono un lavoro “eccellente” a cui dà il proprio appoggio, e che essere uno degli uomini che hanno camminato sulla Luna, nel suo caso “in compagnia di Dio”, è un grande privilegio.

Circa l'allunaggio dell'Apollo 16, ha indicato che è avvenuto con sei ore di ritardo e in un punto molto basso per evitare i crateri, e ha definito “terrificante” la sensazione del tramonto del Sole dalla Luna.

Duke ha ricordato che la navicella misurava 110 metri di lunghezza e aveva un diametro di 10 metri. “Non era facile il lancio, e la navicella si muoveva molto. Ero un po' nervoso e il cuore batteva rapidamente”. Dalla Luna, la Terra sembrava una “palla sospesa nell'oscurità dello spazio”.

L'astronauta ha aggiunto che dopo l'allunaggio è stato difficile dormire per via dell'eccitazione, al punto da dover prendere delle pasticche, e ha segnalato che è “gradevole” camminare sulla Luna, che “è coperta da una polvere fine, come farina”, anche se sprigiona “una grande lucentezza”.

Come omaggio al sostegno della sua famiglia durante la fase di addestramento, ha lasciato una fotografia sulla Luna.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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fede e scienza
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