Offerte per matrimoni e celebrazioni liturgiche. E divieto di tariffe per i funeraliTariffe e sacramenti. Il viaggio di Aleteia approda nella diocesi di Milano, la seconda più importante d'Italia dopo Roma. Più volte si strumentalizza questo argomento facendo passare il messaggio che ci sono cifre precise da versare ad un parroco per lo svolgimento dei riti.
LE INDICAZIONI NEL SINODO
La Chiesa di Milano fa sapere al nostro giornale che in materia di “costo dei sacramenti” si rifà al Sinodo 47°. Sulle modalità di contribuzione in occasione di celebrazione liturgiche, le indicazioni del Sinodo sono chiarissime: «Tale forma di contribuzione sia considerata e presentata non come il corrispettivo per una prestazione, ma come partecipazione riconoscente alle necessità della comunità ecclesiale». Dunque, un'offerta libera al parroco che celebra e null'altro. Nessun obbligo o imposizione di questa o quella cifra.
IL COSTO DEL MATRIMONIO
La diocesi milanese è molto chiara anche sui matrimoni. Il Sinodo ribadisce che «la celebrazione delle nozze sia pure occasione per esprimere la carità, con gesti di condivisione verso i poveri, e per mostrare attenzione alle necessità della comunità parrocchiale: in tal senso sia vissuta anche la consuetudine di dare una libera offerta alla parrocchia». Praticamente nessun tariffario neppure per i matrimoni. Ci si reca in parrocchia, si concorda la data e anche in questo caso non ci sono obblighi particolari nei confronti del sacerdoti.
LE OFFERTE PER IL FUNERALE
Infine, la Chiesa di Milano, fa sue le indicazioni del Sinodo in materia di celebrazione del funerale. «La celebrazione delle esequie, che normalmente comporta la celebrazione dell'Eucaristia, sia uguale per tutti (senza pretendere tariffe e lasciando ai fedeli libertà di offerte per le necessità della Chiesa) e si svolga in modo che risulti, attraverso la preghiera e il canto, un fraterno saluto ed un corale suffragio a chi ha lasciato la sua comunità».
VINCOLO PER I FAMILIARI DEL DEFUNTO
Durante la celebrazione, avverte il Sinodo, «non si raccolgano offerte per nessun motivo. Quando le circostanze lo richiedessero, si proponga ai familiari e si concordi con loro la celebrazione del funerale senza la messa».