Nelle ultime settimane la violenza ha nuovamente colpito la Terra Santa. Durante queste settimane di sofferenza, alcuni gruppi hanno cancellato il loro viaggio, ma molti altri hanno continuato a venire. Questi ultimi sono ritornati a casa molto felici, lasciando dietro di sé molte benedizioni nella nostra comunità cristiana locale.
Infatti, la via di pellegrinaggio tra Nazareth, Tiberiade, Gerusalemme e Betlemme è sempre stata ed è ancor’oggi sicura. In caso contrario, i fornitori locali sarebbero i primi ad avvertire del grave pericolo e annullerebbero i loro gruppi, adottando misure giustificate.
Inoltre, i pellegrinicristiani sono altamente rispettati e accolti calorosamente sia dai cristiani che dai musulmani ed ebrei, perché sono considerati, in questa travagliata regione del mondo, come ponti di pace tra palestinesi e israeliani.
Chi di voi è venuto come pellegrino o pastore sa che la visita ai luoghi santi è gratificante e sa come essa produca frutti di speranza. I frutti principali sono la crescita della fede personale, la riscoperta della Bibbia sul campo e una profonda trasformazione spirituale. Incoraggiamo fortemente i pellegrini a camminare dove Cristo stesso ha camminato, a condividere con noi la testimonianza della fede, e di toccare loro stessi con mano e partecipare al nostro sogno di pace.
La nostra Commissione episcopale chiede alla Conferenze Episcopale di incoraggiare gentilmente le diocesi, le parrocchie e le associazioni ad estendere questo messaggio di incoraggiamento ai pellegrini. Sarà nostro piacere offrire tutta l’assistenza necessaria per rendere questo viaggio spirituale bello e fruttuoso.
Presidente della Commissione Episcopale per i pellegrinaggi
+ William Shomali
Segretario generale
Rev. P. Pietro Felet