La lista Bergoglio unisce “progressisti” e “conservatori” per il bene del Sinodo della Famiglia
Papa Francesco ha già la lista di chi parteciperà al Sinodo Straordinario della Famiglia, che si svolgerà dal 5 al 19 ottobre 2014 in Vaticano e vedrà 253 partecipanti, tra i quali 14 coppie sposate che offriranno le proprie opinioni.
Questo mercoledì è stata pubblicata la lista dei partecipanti alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che ha per tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
La lista affianca i cosiddetti “conservatori” e i “progressisti”, con un equilibrio nelle nomine che il pontefice ha effettuato considerando probabilmente le diverse “anime” della Chiesa universale. Se non fosse così, perché sono state pubblicate due intere pagine di nomi sul quotidiano della Santa Sede? Ha confermato il cardinal Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale dell’evento, per sottolineare lo spirito aperto della III Assemblea.
L’obiettivo dell’incontro è “proporre al mondo odierno la bellezza e i valori della famiglia, che emergono dall’annuncio di Gesù Cristo che dissolve la paura e sostiene la speranza”, ha affermato il cardinale presentando le nomine.
La Chiesa si propone un Synodus – che significa ‘”camminare insieme’’– per rispondere a temi attuali che influenzano le relazioni familiari: la Comunione ai divorziati, i battezzati che si sposano civilmente, le dipendenze, le coppie che vivono in disparità di culto, le unioni omosessuali. Molte di queste situazioni, si sottolinea, non hanno “risposte pastorali”.
Il totale delle persone partecipanti all’Assemblea Sinodale è di 253 rappresentanti dei cinque continenti, divisi in questo modo: 114 presidenti di Conferenze Episcopali, 13 capi di Chiese cattoliche orientali ”sui iuris”, 25 responsabili della Curia Romana, 9 membri del Consiglio Ordinario di Segreteria, il Segretario Generale, il sottosegretario, 3 religiosi eletti dall’Unione dei Superiori Generali, 26 membri di nomina pontificia. Altri partecipanti sono 8 delegati fraterni, 38 uditori, tra i quali 13 coppie di sposi, e 16 esperti.
Coppie sposate diranno la propria
Un incontro per parlare di famiglia senza coppie sposate è come una limonata senza limoni. Per questo, papa Francesco ha invitato 14 coppie sposate a dire la propria. Tredici coppie fanno parte dei 38 uditori convocati, con diritto di parola ma non di voto. Un’altra coppia fa invece parte della lista di esperti.
Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, ha affermato che le coppie sono “chiamate a portare nel dibattito sulla famiglia il loro specifico contributo di sposi e genitori”, e che ritiene “particolarmente opportuno che nel cuore della Chiesa si ascoltino voci direttamente coinvolte nelle speranze, nelle angosce e nei problemi delle famiglie di oggi”.
Equilibrio per discutere temi difficili
Papa Bergoglio aveva la facoltà di nominare altri membri per l’Assemblea, ma non lo ha fatto. I 26 Padri del Sinodo sono cardinali di vari orientamenti, che ad esempio hanno visioni diverse sulla Comunione ai divorziati.
Tra i cosiddetti “progressisti” o “aperti a una revisione della dottrina” ci sono i cardinali Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani; Godfried Danneels, arcivescovo emerito di Menechen-Bruxelles (Belgio), ed Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo.
Tra i “conservatori” o “dottrinari” ci sono i cardinali Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest e presidente della Conferenza Episcopale Ungherese, e Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna.