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Vorrei diventare prete, che cosa devo fare?

A priest

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don Antonio Rizzolo - Credere - pubblicato il 11/09/14

Per il discernimento sono importanti la preghiera e una guida spirituale

Gentile don Antonio, ho 19 anni e ogni giorno sento una voce interiore che mi chiede di diventare prete. Amo Gesù e la santa Vergine Maria, nel tempo libero leggo il Vangelo, che penso sia soprattutto un libro da vivere. Se penso alla mia vita, la immagino guardando sempre Cristo, cercando di dare tutto il mio amore alle persone in difficoltà e speranza alle persone povere e bisognose. Come realizzare tutto ciò? Come fare per seguire sempre il Signore? Quali caratteristiche deve avere un buon prete?

Lettera firmata

Caro amico, è il Signore che chiama a una vita al servizio suo e dei fratelli diventando prete. Quella voce interiore che senti potrebbe essere la sua, ma c’è bisogno di fare un cammino di discernimento. Ecco alcuni passi da compiere.

Il primo è la preghiera accompagnata dalla meditazione della Parola di Dio. Dedica a ciò il tempo necessario, chiedendo al Signore che ti sostenga con la sua grazia, invocando lo Spirito Santo perché illumini la tua mente e riscaldi il tuo cuore. Prega anche la Vergine Maria perché con la sua intercessione ti accompagni ogni giorno. Il secondo passo è condurre una vita cristiana sempre più intensa. Lo scrivi tu stesso: il Vangelo bisogna soprattutto viverlo. Come fare? I pilastri sono la preghiera, l’ascolto della Parola, l’accostarsi ai sacramenti (Eucaristia e Riconciliazione in particolare), la carità, cioè l’amore verso tutti, che si manifesta nell’affabilità, nella benevolenza, nel perdono, nel servizio concreto agli altri. Quello che ti consiglio è di partecipare attivamente alla vita della parrocchia, rendendoti disponibile nei diversi servizi. Il terzo passo è trovare una guida spirituale. La prima persona a cui rivolgerti è il tuo parroco, con il quale puoi anche iniziare a collaborare. Puoi pure parlare a tu per tu con un prete amico o far riferimento all’incaricato diocesano delle vocazioni oppure al rettore del seminario. Puoi anche scegliere di iniziare il cammino di discernimento con un sacerdote di una congregazione religiosa (se vuoi, anche noi Paolini abbiamo un itinerario vocazionale).

La formazione, prima di arrivare all’ordinazione, richiede tempo, pazienza e coraggio, perché le difficoltà nel cammino non mancheranno. Una volta che sarai stato accolto in seminario, la preparazione sarà sempre più specifica, ma ci saranno sempre i quattro pilastri indicati da papa Francesco in un incontro con i seminaristi: la formazione spirituale, accademica, comunitaria e apostolica. Si deve, infatti, crescere sempre più nell’intimità con il Signore. Senza trascurare lo studio, per imparare a “dar ragione della speranza che è in noi”. Vivendo la vita comune insieme agli altri seminaristi o nella comunità religiosa. Infine, testimoniando il Vangelo attraverso l’impegno pastorale. Come deve essere un buon prete? Il Papa, durante un’Udienza generale, ha detto che coloro che sono ordinati devono prima di tutto essere a servizio della comunità. In secondo luogo, che si devono distinguere per l’amore appassionato alla Chiesa. Infine, che devono ravvivare costantemente il dono ricevuto mediante la preghiera, l’ascolto della Parola, i sacramenti.

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