Perché Pompei e il Sud, come sede di questo ritrovo?
Martinez: Pompei ha un doppio rilievo, ecclesiale e sociale. Non dimentichiamo che san Giovanni Paolo II diede proprio a Pompei, nel 2002, la Rosarium Virginis Mariae in cui furono definiti per la prima volta i “cinque Misteri Luminosi”. Il pellegrinaggio si snoda da Scafati a Pompei lungo un percorso di 3 km e 500 metri nel corso dei quali viene recitato il Rosario della Famiglia, una selezione di sette Misteri desunti dai venti Misteri canonici. Pompei è luogo Mariano, luogo di preghiera, è luogo in cui il Rosario ci ricorda che niente più della preghiera lega le tre generazioni, nonni, genitori e figli, che vedremo camminare insieme. Ma Pompei rappresenta la Campania, il Sud Italia, con le sue contraddizioni e le sue ricchezze negate, terre in cui l’istituto familiare è ancora radicato e caratterizzato più che al Nord. Un segno di riscatto, di ripresa che proprio a partire dalla famiglia può venire dal Sud. Sentiamo il dovere di rivisitare spiritualmente le espressioni della nostra vita comune e sfatare tanti luoghi comuni che riguardano la vita buona delle nostre famiglie, della nostra gente. È significativo vedere, perché espressione della volontà di Dio, che laddove abbonda il peccato sempre sovrabbonda la grazia. Ebbene questa va raccontata, resa manifesta. Vogliamo farlo in riferimento alla famiglia, segnalando il volto gioioso di tante famiglie che conoscono povertà, disoccupazione, fragilità, ma che hanno ancora la gioia di vivere e di vincere il male con il bene, di stare insieme e di trasmettere ai propri figli un’educazione cristiana e l’importanza dell’istituto familiare.