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Ho deciso di perdere la verginità ma sento di aver perso qualcosa di grande

A girl who is thinking

© Alexey Fursov/SHUTTERSTOCK

padre Angelo Bellon, o.p. - Amici Domenicani - pubblicato il 09/09/14

"Proponi al tuo ragazzo di costruire la vostra unione nel Signore. Impegnatevi a pregare insieme"

Quesito

Caro Padre,
sono una ragazza di … anni, 
Ho deciso di scriverle per chiederle aiuto, c’è una cosa che mi fa stare ancora più male e che mi impedisce di vivere serenamente: di recente ho conosciuto un ragazzo, ci siamo subito trovati bene insieme ..stessi pensieri…stesse ambizioni; ci siamo fidanzati e abbiamo cominciato a far parte ognuno della vita dell’altro. Dopo qualche tempo abbiamo deciso di fare un passo importante: abbiamo deciso di fare l’amore; io ho deciso di perdere la verginità con lui perché lo amo tanto. Da quel momento, caro padre, sono stata attanagliata da rimorsi ed interrogativi di ogni tipo: mi sono sentita in debito con Gesù per aver perduto tutta la purezza che Egli mi aveva donato, ma mi creda, io in quel momento non desideravo altro. Mi sento estremamente pentita…non del sentimento che nutro per lui ma perché ho PERSO TUTTO…non posso più dare nulla a questo ragazzo, ha preso tutto di me e adesso vivo nel terrore di perderlo. Il pensiero che possa stancarsi di me perché magari mi vede come tutte le altre mi fa morire. Padre, se un giorno io e questo ragazzo dovessimo lasciarci, io ne soffrirei proprio per questo motivo: perché ho dato a lui quello a cui tenevo di più e l’ho dato ad un uomo che magari non sarà nemmeno mio marito. Ecco che adesso mi accorgo di quanto sia importante perdere la verginità con l’uomo che ci sarà al fianco per tutta la vita, ma se ho sbagliato è stato anche per questo…perché IO VOGLIO CHE LUI SIA L’UNICO, l’unico che possa far parte della mia vita, ma questo non è sicuro. 

Ecco, padre, spero abbia compreso il mio stato d’animo.. mi sento in debito con Gesù e mi sento come se mi avessero portato via qualcosa di estremamente prezioso. Io credo nell’amore ma non mi sento più tranquilla da quando ho fatto questo passo. E se lui mi lascerà? come potrò andare avanti sapendo di aver fatto l’amore per la prima volta con un uomo che poi diventerà per me solamente un estraneo. La prego mi aiuti…mi illumini la mente e soprattutto la prego di ricordarmi nelle sue preghiere…di ricordarCI nelle sue preghiere, per vivere questo rapporto nell’amore di Gesù. Aspetto una sua risposta. Cordiali saluti. La ringrazio in anticipo perché so che mi aiuterà.

Risposta del sacerdote
Carissima, 
solo oggi ho letto la tua mail. Sono troppo in ritardo. Me ne dispiace e te ne chiedo scuso.

1. Mi dispiace molto per la perdita della verginità. Adesso ne capisci tutto il valore. Ma non si tratta solo della verginità: hai iniziato a vivere male questa relazione. Il fatto che lui non è tuo marito e che fate contraccezione sono due cose che mostrano quanto siano sbagliati i vostri corpi. Adesso da parte sua c’è la voglia di andare avanti così. Da parte tua, anche se non ci fosse questa volontà, c’è il timore di perderlo.

2. E tuttavia il discorso più serio che potete fare è proprio questo: di fermarvi. Lui ha bisogno di sapere che donare il proprio corpo senza mettersi in gioco, in una logica di immolazione (apertura alla vita), anzi frustrando questa logica di immolazione è una bugia enorme, una falsità. Il fidanzamento deve essere il tempo in cui si impara ad amare. È il tempo in cui si impara a vincere il proprio egoismo, a vincere il capriccio. Anche se diventasse tuo marito, non lo stai aiutando ad amare in maniera vera. Lo aiuti ad accendersi sempre di più di concupiscenza, soprattutto a perdere il gusto delle cose di Dio, a diventare arido.

3. Tu riconosci onestamente che quel gesto l’hai voluto fare, pentendotene subito dopo. Hai capito di aver regalato ad un ragazzo che conoscevi ancora poco, anzi troppo poco, una realtà preziosissima. L’hai donata ad uno di cui non sapevi e non sai  che cosa ne avrebbe fatto. E adesso vivi nel timore che non possa diventare tuo marito. Di qui il concederti… per timore.


4. Tra l’altro, come ha scritto recentemente un’altra ragazza, tua coetanea, in una mail pubblicata sul nostro sito, questo concedersi prima del matrimonio è devastante sotto il profilo morale, oltre che sotto quello psicologico. Questa ragazza infatti, sapendo che questi atti sono potenzialmente procreativi, perché tutto quanto avviene nel gesto sessuale è ordinato a suscitare la vita, si domandava: e se diventassi incinta? Che cosa farei? I pensieri più brutti hanno cominciato a tormentarla. Il cosiddetti gesti di amore del suo ragazzo la facevano diventare all’interno della sua coscienza una potenziale assassina. E questa è stata la goccia che ha fatto scattare l’allarme e ha detto basta.  Ha detto basta a quei gesti e ha detto basta anche a lui.

5. Queste cose le dovrebbero sapere tutti. Queste cose le dovrebbero pensare tutti. E allora viene da chiedersi: ma perché non ci si deve fidare di Dio? Che cosa ci si guadagna a non fidarsi di Dio e del suo disegno d’amore? Niente.

6. Allora se vuoi che la tua amicizia con questo ragazzo diventi sempre più forte e sempre più pura presentagli il discorso della purezza. Condividetelo insieme. Insieme cercatelo e insieme proteggetelo. Instaurate fra di voi un cammino che vi conduca sempre più al Signore. Sapendovi amati e voluti dal Signore per camminare insieme nelle sue vie, vi sentirete uniti da Lui per un progetto grande e santo, come quello di sentirsi avviati a costruire insieme una famiglia e a perseguire insieme le vie della maturazione dell’amore e della santità. Il desiderio di fare ambedue la volontà del Signore diventerà la forza  che vi tiene uniti e vi farà superare ogni dubbio e ogni tipo di tentazione.

7. Proponi al tuo ragazzo di costruire la vostra unione nel Signore. Impegnatevi a pregare insieme. O se il Santo Rosario quotidiano fosse per voi il momento che ogni giorno vi tiene uniti nel Signore, che vi fortifica! Se fosse la catena dolce che vi unisce a Dio e vi unisce sempre di più tra voi perché durante quella preghiera la Madonna, che è la Madre del bell’amore (Sir 24,18) infonde dall’alto qualcosa nei vostri cuori la grazia che protegge il vostro amore e che lo benedice! Non è bello camminare così? Da parte mia vi assicuro che starò unito alla vostra preghiera e lo farò volentieri. Vi ricorderò nella Messa. 
Vi benedico.
Padre Angelo

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