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Un cristiano può credere all’oroscopo?

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Aleteia - pubblicato il 08/09/14
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Si può credere a “ciò che dicono gli astri”?Un vero cristiano non crede all’oroscopo. Anche se si tratta di una delle pratiche di superstizione più diffuse nella nostra società, l’oroscopo non serve per predire i futuri atti liberi delle persone. Oltre a questo, il futuro non è effetto dei movimenti o delle posizioni degli astri.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma tassativamente che gli oroscopi devono essere rifiutati.

“Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che ‘svelino’ l’avvenire. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium manifestano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo” (CCC 2116).

Voler conoscere il futuro è pretendere di essere uguali a Dio – pretesa tanto superba quanto assurda. Dobbiamo affidare la nostra vita alla Provvidenza divina, confidare in Dio come il Padre che è.

La consultazione degli oroscopi non deve essere respinta solo “perché lo dice la Chiesa”. Esistono infatti anche altre motivazioni.

In primo luogo, dobbiamo dire che credere agli oroscopi è pericoloso. È quasi come credere in un’altra religione. Esistono persone che cercano di farci credere che non siamo liberi, ma che tutto è determinato dal nostro segno zodiacale. Non è la persona a realizzare la propria vita, ma tutto il suo agire è diretto da una forza estranea proveniente dalle stelle.

Nulla di ciò che affermano gli oroscopi è scientificamente provato. Quello che dicono sulle persone del Sagittario, ad esempio, lo diranno domani per quelle dei Pesci. È triste il fatto che si continuino a scrivere oroscopi, ma ancor peggiore è sapere che esistono persone che credono a tutto ciò che leggono.

Cosa si può fare nel campo dell’educazione, soprattutto nella formazione spirituale?

Bisogna istruire l’intelligenza e la coscienza. L’oroscopo è effetto dell’antica astrologia, non dell’astrologia naturale, che è madre dell’astronomia. Si tratta dell’astrologia giudiziaria, che si impegnava a scoprire l’influenza degli astri sul destino degli uomini e delle cose. In questo senso, è necessario collocarlo all’interno del fenomeno più ampio delle “arti di divinazione”, tra le quali la divinazione di ciò che avverrebbe ogni ora aveva molto peso tra i persiani e gli egizi (“oros-scopeo” significa “ore-guardare”). Gli astrologi antichi osservavano l’universo ogni ora, in ogni periodo, sperando di trovarvi dalla previsione del clima alle cause o agli avvisi degli eventi sociali, bellici, religiosi o sanitari.

Bisogna analizzare anche gli aspetti storici dell’astrologia e riconoscere i suoi effetti nella cultura. L’astrologia giudiziaria si è divisa, a volte, in vari settori: quella mondiale, che guarda ai processi nella storia e nella politica; quella genetica o individuale, per predire gli eventi personali; quella oraria o di consultorio, che cerca la risposta, mediante consultazione, alle domande concrete delle persone interessate.

È evidente che la predizione prospettiva, l’analisi dei risultati che dipendono da variabili osservabili, più che divinazione è predizione e previsione, con maggiore o minore grado di probabilità. Così accade con il tempo atmosferico o con l’evoluzione di una malattia. Ma la predizione di ciò che avviene per cause libere è evidentemente un inganno, una predizione giocando d’azzardo, al calcolo delle probabilità, che è ciò che accade nelle lotterie e nella maggior parte dei pronostici umani.

Va infine insegnato a ogni persona a disfarsi delle superstizioni e delle credenze che possono pregiudicare la convivenza. Tale può essere il fatto di coltivare atteggiamenti deterministici o fatalisti, siano essi teologici (Dio decide tutto senza di noi), biologici (il corpo ha meccanismi ciechi e irresistibili) o sociologici (l’uomo dipende dalle sue circostanze). Evitare questo è anche aiutare a lottare per la libertà nella vita, e quindi lavorare per la conquista dell’amore come dono che gli uomini possono vivere.

Per questa ragione, è importante aiutare tutti a difendersi da quanti diffondono gli oroscopi, che sono divinatori e astrologi che in genere pretendono di vivere sfruttando la credulità degli ingenui e guadagnando alle loro spalle.

L’atteggiamento della Chiesa in relazione agli oroscopi è sempre stato di condanna senza palliativi.

La Chiesa ha sempre condannato e respinto tutto ciò che è relativo alla divinazione, allo spiritismo e al coltivare credenze vane, e ha sempre ricordato che il mondo è stato creato da Dio e si regge sulle leggi naturali e sulle cure speciali della Provvidenza.

In tempi antichi ci sono già stati sinodi e concili, come quello di Toledo (anno 400) e quello di Braga (nel 561), che hanno respinto con decisione il culto o il fatto di coltivare l’astrologia.

Per vivere, le persone hanno bisogno di speranza, serenità, qualcosa a cui appoggiarsi. Chi crede che Dio è provvidente e riconosce che tutto ciò che accade è Lui a volerlo o a permetterlo non ha bisogno di altri sostegni. Chi non ha questo asse fondamentale nel suo pensiero percorre, in base alla sua cultura e alla sua sensibilità, le vie del caso, dell’avventura, per nascondere le proprie sventure, soprattutto quando si sente in pericolo o è sfiduciato. “Mundus vult decipi”, dicevano gli antichi: “il mondo vuole essere ingannato”.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]