Sono nati pochi giorni fa, vale a dire il 3 agosto, sono i gemelli più “famosi” d’Italia in questo momento a causa della modalità con cui sono venuti al mondo. Per un erroneo scambio di provette all’ospedale Pertini di Roma le due piccole vite furono impiantate nell’utero della mamma sbagliata. I test genetici hanno successivamente dimostrato che la madre che li ha poi partoriti non è la madre “genetica”. Ne è – logicamente – scaturita una battaglia legale durissima tra le due coppie aspiranti gentitori: i "genitori biologici" e i "genitori di parto" (Avvenire, 8 agosto).
Questa mattina il giudice della prima sezione civile di Roma, Silvia Albano, ha respinto il ricorso dei genitori genetici dei gemellini dichiarando infondata la questione di legittimità sollevata. I due gemellini quindi restano per ora con i genitori naturali secondo il principio “i figli sono di chi li partorisce” (Il Messaggero, 8 agosto).
Una storia amara che vede due coppie contendersi gli stessi figli per una questione che – dopo la sentenza della Consulta sulla Legge 40 – rischia di non essere un caso isolato. In questi stessi giorni il Governo, nella persona del Ministro Lorenzin, sta legiferando su questa materia.