ebbe fede in Dio” (Rm 4,3) e obbedì sempre alla sua chiamata; per questo divenne padre di tutti i credenti (Rm, 4, 11.18).
2.- Quale migliore esempio di obbedienza a Dio di quello che abbiamo in Maria? Ella dà senso alla sua vita ascoltando la parola di Dio e realizzando con la sua libertà l’obbedienza della fede.
Non solo disse “Avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1, 38), ma si donò come nessuno, e per questo Gesù risponde alle lodi a sua madre dicendo: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11, 28).
3.- San Giuseppe obbedì al decreto dell’imperatore, che lo obbligava ad andare a Betlemme nel bel mezzo del freddo invernale, con gravi difficoltà per Maria. Ma è soprattutto nella fuga in Egitto che Giuseppe ci offre l’esempio dell’obbedienza più eroica e perfetta.
4.- San Pietro obbedì al Signore: “Simone rispose: ‘Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti’”(Lc 5, 5).
5.- Si racconta che un giorno San Domenico Savio disse al suo confessore che quando andava a fare il bagno a un pozzo particolare ascoltava brutte conversazioni. Il sacerdote gli disse che non poteva tornarci. Domenico obbedì anche se gli costava grande sacrificio, perché faceva molto caldo e a casa sua non aveva una vasca. E San Giovanni Bosco aggiunge raccontando questo fatto: “Se questo ragazzo non avesse obbedito al suo confessore e avesse continuato ad andare in quel luogo non sarebbe diventato santo. L’obbedienza lo ha salvato”.
6.- “Santa Bernadette Soubirous salì e quando era vicino alla roccia cercò con lo sguardo la fonte non trovandola, e volendo obbedire guardò la Vergine. A un nuovo segnale, Bernadette si chinò e spostando la terra con la mano vi trovò un buco.
All’improvviso il fondo di quella piccola cavità si inumidì, e proveniente da profondità sconosciute attraverso le rocce apparve dell’acqua che presto riempì il foro, che poteva contenere un bicchiere d’acqua.
Mescolata con la terra, Bernadette la avvicinò tre volte alle labbra, non risolvendosi a berla. Ma vincendo la sua ripugnanza per l’acqua sporca la bevve e si bagnò anche il viso.
Tutti iniziarono a deriderla e a dire che ora sì che era diventata pazza. Ma… misteriosi disegni di Dio! Con la sua debole mano, Bernadette aveva appena aperto, senza saperlo, la fonte delle guarigioni e dei miracoli più grandi che hanno commosso l’umanità” (sull’apparizione di Lourdes).
La lezione del cane obbediente
In un seminario un direttore spirituale, grande esperto di cani, portò il seminarista che guidava nel luogo in cui teneva il suo cane per insegnargli la virtù dell’obbedienza.
Il sacerdote aveva insegnato al suo cane a obbedire, e di fronte al seminarista mise alla prova l’animale. Gli mise davanti un succulento pezzo di carne e gli diede verbalmente e con gesti quest’ordine: “Tatoo, non mangiare la carne”.
Il cane, che doveva avere una gran voglia di mangiarsela, era tra l’incudine e il martello, dovendo scegliere se obbedire o disobbedire all’ordine del suo padrone.
Il cane, però, non guardava mai la carne. Cosa faceva? Non staccava gli occhi dal suo padrone. Sembrava pensare
che se avesse smesso di farlo sarebbe caduto facilmente nella tentazione di mangiare la carne, di disobbedire.
Il sacerdote formatore disse al seminarista: “Da questo si può trarre questa lezione spirituale per te e per me:
Di fronte alla tentazione della disobbedienza, guarda sempre il volto del Maestro, il volto del tuo padrone. Dio non ci tenterà mai a fare del male. Ci troveremo davanti a molte tentazioni a disobbedire nella vita, ma se manteniamo lo sguardo fisso sul nostro Signore potremo uscirne fuori con successo”.
[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]