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Quel bambino down che fa commuovere il mondo

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 06/08/14
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Gammy è stato abbandonato dai genitori biologici. Ora vive con la madre surrogata
E’ una storia che sta facendo intenerire tutto il mondo. Parliamo del piccolo Gammy, bambino affetto da sindrome di Down nato da una madre surrogata in Thailandia e rifiutato dai genitori biologici australiani. Il piccolo è anche affetto da un grave disturbo cardiaco e in questi giorni è in ospedale per combattere un’infezione polmonare. (Ansa, 5 agosto)

ABBANDONATO APPENA NATO
I genitori biologici del piccolo Gammy (che ora ha sette mesi) avevano pagato 15.000 dollari per avere un figlio dalla madre surrogata. Poi, una volta venuti a conoscenza del problema fisico del neonato, lo avrebbero abbandonato, tornando in Australia solo con la sorellina gemella, nata in buona salute. (Repubblica, 5 agosto)

"NON SAPPIAMO DI GAMMY"
I due, che si chiamano David e Wendy Farnell e vivono in Australia Occidentale, sostengono di non essere mai stati a conoscenza del secondo nato. Stando a quanto raccontato dal padre ai media australiani, il medico della clinica in cui ha partorito la madre thailandese, avrebbe detto loro che era nata solo una bambina.

CITTADINO ONORARIO
Intanto il piccolo Gammy potrebbe ricevere la cittadinanza australiana, ha detto il ministro dell’Immigrazione Scott Morrison, che ha descritto la 21enne tailandese Pattaramon Chanbua, madre surrogata che si è rifiutata di abortire Gammy e che ora è intenzionato a «trattarlo come fosse mio figlio», come una «santa, un’assoluta eroina». (Tempi.it, 6 agosto).

UNA STORIA DI PEDOFILIA
Pattaramon ha chiesto che le venga restituita anche la gemellina nata in buona salute insieme a Gammy, e che ora si trova regolarmente in Australia con i suoi genitori biologici. La donna lo ha chiesto dopo che la tv australiana Nine Network ha raccontato un retroscena sulla coppia. Pare che la moglie dell’uomo abbia riconosciuto che il marito fu condannato nel 1998 per atti osceni con bambine minori di 13 anni e che ha scontato la pena in carcere. La donna ha detto di essere a conoscenza della passata condanna, ma considera ugualmente il marito «una brava persona». Ma non la pensa così Pattaramon che è pronta ad intentare una battaglia legale per aver indietro la bambina.