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Un altro inchino davanti alla mafia

La processione di Oppido Mamertina – it

Oppidomamertina.com

Aleteia - pubblicato il 29/07/14

Accade nei pressi di Palermo dove la processione "rende onore" a D'Ambrogio, boss di Cosa Nostra

Dopo il gravissimo gesto di riverenza alla ‘ndrangheta avvenuto a Oppido Mamertina, un altro caso analogo si registra in Sicilia.  

E’ domenica 27 luglio e nel paese di Ballarò la processione della Madonna del Carmine si ferma davanti all’agenzia di pompe funebri della famiglia D’Ambrogio. Alessandro D’Ambrogio, capomafia di Porta Nuova, oggi rinchiuso nel carcere duro, è accusato di essere uno dei padrini che hanno riorganizzato Cosa nostra. A riportare le notizia è Repubblica.it il 29 luglio.

La sosta incriminata
Un uomo con la casacca della confraternita di Maria Santissima del Monte Carmelo, urla: «Fermatevi». E così la processione della Madonna del Carmine si ferma. La vara tutta dorata di Maria immacolata compie il cosiddetto "inchino" davanti all’agenzia di pompe funebri della famiglia del capomafia Alessandro D’Ambrogio, uno dei nuovi capi carismatici di Cosa Nostra palermitana. Lui non c’è, rinchiuso dall’altra parte dell’Italia, nella sezione “41 bis” del carcere di Novara, ma è come se fosse ancora qui, tra i vicoli di Ballarò.

Il dolore del frate rettore
«È stata una fermata anomala», ammette fra’ Vincenzo, rettore della chiesa del Carmine Maggiore. «Anche quest’anno è accaduto», sussurra il giorno dopo la processione. «Io ero avanti, su via Maqueda, stavo recitando il santo rosario. A un certo punto mi sono ritrovato solo. Ho capito, sono tornato indietro di corsa, e ho visto la statua della Madonna ferma.

«Avevo cercato di esprimere concetti chiari durante la preparazione del triduo della Madonna» continua il frate addolorato ai microfoni di RaiNews 24, «richiamando tutti al senso di questa processione così importante. Ed è accaduto ancora. Cosa bisogna fare?». Da quando l’anziano sacerdote si è ammalato lui è solo nella frontiera di Ballarò, che continua ad essere il regno dei D’Ambrogio, nonostante i blitz disposti dalla procura antimafia.

«Da qualche tempo, la Curia si sta muovendo in modo deciso — il tono della voce di fra’ Vincenzo diventa più sollevato — sono stati chiesti gli elenchi dei componenti delle confraternite, e poi il cardinale ha inviato suoi rappresentanti alle processioni ». ?

FERMARE LE PROCESSIONI?

Le ragioni del Sì

Le ragioni del No

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