A Gaza i musulmani rifugiati in chiesa pregano sotto l’icona di Gesù
Sempre più musulmani, per sfuggire ai bombardamenti, si rifugiano nella chiesa di San Porfirio a Gaza. Ormai sono quasi un migliaio. A riportare la news è Tempi.it il 28 luglio.
Musulmano davanti a Gesù
Tra questi c’è Mahmoud Khalaf, 27 anni, che non si sarebbe mai aspettato di pregare un giorno sotto un’icona di Gesù. «Ci lasciano pregare [in chiesa] – racconta ad Afp -. Questo ha cambiato l’idea che mi ero fatto dei cristiani. Prima non li conoscevo davvero, ora sono diventati nostri fratelli. Qui l’amore tra i musulmani e i cristiani sta aumentando».
Il 28 luglio a Gaza, come nella maggior parte dei paesi musulmani sunniti, si celebra la chiusura del mese sacro del Ramadan. Khalaf non è riuscito a rispettare il digiuno come gli altri anni: «Ho fumato quest’anno e non ho osservato il digiuno a causa della paura e della tensione per la guerra», continua. «I cristiani ovviamente non digiunano ma sono stati attenti a non mangiare davanti a noi durante il giorno. Non hanno neanche fumato e bevuto mentre erano con noi».
Ama il prossimo tuo
Un volontario cristiano della parrocchia spiega così l’atteggiamento dei cristiani: «Gesù ha detto: “Ama il prossimo tuo”. Non soltanto la tua famiglia, ma anche il tuo collega o il tuo compagno di classe: musulmano, sciita, indù, ebreo. Noi apriamo le nostre porte a tutti».