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Un anno di silenzio su Padre Dall’Oglio

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Aleteia - pubblicato il 28/07/14

Dopo Meriam e Asia Bibi ricordiamo la vicenda del padre gesuita rapito

La lista dei perseguitati a causa della loro fede è all’ordine del giorno. Dopo l’epilogo positivo di Meriam e il dramma di Asia Bibi è il momento di non dimenticare chi si è battuto attivamente per il dialogo interreligioso, la pace e la difesa dei più deboli: padre Paolo Dall’Oglio.

Il sequestro e il silenzio
Ad agosto saranno trascorsi trent’anni da quando padre Paolo Dall’Oglio diede inizio alla rifondazione della comunità monastica di Mar Musa, legata al monastero di San Mosè l’Abissino. Con tutta probabilità, purtroppo, il gesuita non potrà celebrare l’anniversario fra i confratelli. Esattamente un anno fa, padre Paolo è scomparso. Ingoiato dall’inferno della guerra siriana. Era rientrato nel Paese in segreto, dopo l’espulsione decisa dal regime di Assad, per mediare la liberazione di alcuni ostaggi. Doveva essere una missione breve: qualche giorno nel Nord, nella zona di Raqqa, e poi il rientro in Italia. E, invece, il sacerdote è stato sequestrato. Il 29 luglio 2013, l’ultimo contatto. Poi niente. Non a caso, proprio martedì 29, nelle chiese di varie città italiane – da quella di San Giuseppe di Roma a San Bernardino di Verona – ed europee verranno celebrate Messe e preghiere per ricordare Dall’Oglio. In attesa, ci speriamo tutti, del suo rilascio. (Avvenire, 28 luglio)

La smentita
Padre Paolo Dall’Oglio «è ancora vivo». La notizia era stata diffusa dall’agenzia di stampa il 10 giugno da Aki-Adnkronos International che lo aveva appreso da fonti mediorientali. Mentre secondo l’edizione on line del quotidiano arabo Al Akhbar, pubblicato a Beirut, padre Dall’Oglio era nelle mani dell’Isil, il gruppo jihadista sunnita dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Secondo il quotidiano arabo e l’Adn Kronos una delegazione italiana avrebbe incontrato il gesuita nel mese di mggio. La Farnesina tuttavia non ha mai confermato e in una nota aveva dichiarato che «non risulta che vi siano stati contatti tra una delegazione italiana e padre Paolo Dall’Oglio».

«Solo rumors»
«Purtroppo non abbiamo nulla di concreto. Per quel che ci riguarda si tratta di rumors», aveva detto Francesca Dall’Oglio, sorella del padre gesuita «Negli ultimi quindici giorni si sono rincorse voci di questo tenore – afferma  – ma per quel che ci riguarda non abbiamo in mano nulla di concreto». Anche fonti dell’entourage di Padre Dall’Oglio, contattate dall’agenzia Ansa mostrarono cautela, sottolineando di non essere a conoscenza di questo incontro di Dall’Oglio con una delegazione italiana.

Dopo gli ultimi rumors non ci sono stati più aggiornamenti sulla vicenda. E purtroppo anche questa drammatica storia è avvolta da una fitta nebbia di mistero. Rivedremo padre Dall’Oglio in vita?

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