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Come distinguere tra possessione diabolica e malattia mentale?

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Ary Waldir Ramos Díaz - Aleteia - pubblicato il 25/07/14
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Intervista allo psichiatra portavoce dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti, riconosciuta dal Vaticano e fondata da padre Gabriele AmorthAleteia ha intervistato il dottor Valter Cascioli, medico psichiatra, portavoce e consulente scientifico dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti (AIE), che ha ricevuto di recente il riconoscimento giuridico (decreto del 13 giugno) dalla Congregazione vaticana per il Clero e riunisce circa 300 esorcisti di tutto il mondo.

Non ci sono ancora cifre ufficiali sul numero di persone che ricevono assistenza e rituali di esorcismo da parte dell’Associazione. Ciò che è certo è che “sappiamo da ciò che ci riferiscono i sacerdoti esorcisti che i casi sono in costante aumento a causa delle pratiche di occultismo e della mancanza di fede”, ha affermato Cascioli, che è anche membro dell’équipe docente del corso di “Esorcismo e preghiera di liberazione” organizzato dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.

Padre Francesco Bamonte presiede dal 2012 l’Associazione e ricorda che Dio ha chiamato alcuni sacerdoti al “ministero dell’esorcismo e della liberazione”. Accanto alla missione dei sacerdoti che ricevono dal vescovo il mandato ufficiale di esorcizzare, le raccomandazioni della Chiesa che accompagnano il rituale dell’esorcismo includono l’assistenza professionale di esperti in medicina o psichiatria. Per questo abbiamo interpellato il dottor Cascioli, psichiatra 58enne con oltre 30 anni di esperienza professionale.

Perché i casi di possessione diabolica sono in aumento?

L’aumento dell’attività diabolica straordinaria, ovvero delle infestazioni, ossessioni, vessazioni e possessioni, aumenta per la mancanza di fede e l’incremento delle pratiche esoteriche, della magia e dell’occultismo. Questa pratiche coinvolgono milioni di persone e possono spianare la strada alle possessioni diaboliche o ad altre manifestazioni dell’attività demoniaca straordinaria.

Quali sono i sintomi di una possessione diabolica?

La possessione diabolica è la più grave attività demoniaca straordinaria. Ricordiamo che l’attività ordinaria del diavolo è rappresentata dalla tentazione. Sottolineo questo aspetto perché la tentazione è ciò che spiana la strada a fenomeni più gravi.

Come si riconosce la possessione diabolica?

Dall’avversione a tutto ciò che è sacro. Ripugnanza per la preghiera, per tutto ciò che è benedetto anche se non si è consapevoli di cosa sia, reazioni inaspettate di violenza in persone con un’indole diversa. Si manifesta con blasfemia, aggressioni fisiche, reazioni furiose se si benedice o si prega davanti alla persona.

Questi sintomi sono sufficienti per affermare che esiste una possessione diabolica?

Non sono sufficienti per compiere una diagnosi di possessione diabolica.

Quali altri elementi ci sono per verificare casi di possessioni diaboliche?

Altri sintomi sono conoscere profondamente materie o lingue sconosciute al soggetto, conoscere l’ubicazione di oggetti nascosti alla vista, conoscere cose occulte, comprendere e parlare lingue sconosciute, manifestare una forza sovrumana anormale per l’età e le condizioni fisiche della persona. A volte si manifestano con un’agitazione psicomotoria, che senza spiegazione non risponde alla terapia sedativa farmacologica.

È possibile che le persone possedute si alzino da terra in levitazione?

Sicuramente il fenomeno straordinario della levitazione si può sommare ai sintomi prima menzionati dell’attività diabolica. È un indizio di possessione. Esistono anche altri sintomi straordinari: chiarividenza del passato e del futuro, materializzazione. Sono alcuni degli elementi della diagnosi di possessione diabolica.

Come può una persona capire se è posseduta da qualche spirito?

Non è facile saperlo, soprattutto se non si conosce la materia. Ricordo che questi sintomi sono chiari solo se si manifestano insieme. A volte è difficile riconoscerli, si confondono con malattie psichiatriche dovute a cause naturali. La possessione diabolica, invece, è dovuta a cause preternaturali. In alcuni casi i sintomi della possessione possono far pensare a una malattia psichiatrica, e quindi possono confondere. Le persone che conducono una vita disordinata possono confondere i sintomi. Ciò non è sufficiente per parlare di possessione.
 

Come si apre un caso psichiatrico?

Il sacerdote esorcista decide caso per caso, decidendo se coinvolgere un medico psichiatra. Questo professionista deve avere una preparazione accademica ma anche spirituale. Ci sono medici che non credono all’esistenza del diavolo, non riconoscono l’attività demoniaca ordinaria o straordinaria. […] A volte gli esorcisti si trovano in difficoltà quando inviano i loro pazienti dagli psichiatri che non hanno fede e che non riconoscono il maligno.

Quali sono le malattie psichiche che possono essere confuse con una possessione diabolica?

Sono quelle come la schizofrenia, il disturbo ossessivo. Questo, ad esempio, nei casi di possessione diabolica. In un contesto di psicosi delirante potrebbe, in base ai casi, sembrare una possessione diabolica. Dobbiamo quindi considerare queste patologie con grande attenzione e con la competenza richiesta a questo scopo.

Qual è il primo passo che deve compiere una persona che ha un problema e vuole sapere se è una questione spirituale o psichiatrica?

Molte delle cose che abbiamo menzionato coinvolgono persone che nella maggior parte dei casi vivono fuori dalla grazia di Dio, persone che vivono in situazioni di peccato mortale. È chiaro che per un credente il primo passo è riconciliarsi con Dio attraverso la preghiera, la Sacra Scrittura e i sacramenti. La persona può seguire un cammino di fede accompagnata da un padre spirituale. Ovviamente, se queste persone manifestano problemi psichici o medici possono richiedere l’aiuto di uno specialista.

Un noto esorcista, Sante Babolin S.J., ha affermato che dei casi di persone che chiedono un rituale di liberazione solo il 2% riguarda veri episodi di possessione diabolica, mentre il restante 98% è costituito da casi psichiatrici. Esistono statistiche sulle percentuali di casi reali di esorcismo?

È difficile quantificare il fenomeno, perché le fonti sono diverse. Posso dire che all’esorcista che lei ha citato, di chiara fama internazionale, arriva probabilmente un numero superiore di casi di problemi preternaturali rispetto ai casi psichiatrici. A me come specialista arrivano molti casi psichiatrici e constato che esiste una percentuale molto bassa di casi che richiedono un esorcismo.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]