La donna sudanese arrestata e torturata, tocca finalmente il suolo italiano. Il dramma è finito
Ci siamo. Il momento tanto atteso da tutto il mondo è arrivato. Meriam Ibrahim è finalmente libera.
La donna è appena arrivata in Italia con un aereo della Presidenza del Consiglio, insieme a Lapo Pistelli, vice ministro degli Esteri, che da tempo segue la vicenda. La ragazza sudanese, che era stata condannata a morte per apostasia in un primo processo nel suo paese, era attesa per le 9,30 all’aeroporto militare di Ciampino. (Giornalettismo, 24 luglio)
Ad accoglierla il presidente del Consiglio Matteo Renzi con la moglie Agnese e il ministro degli Esteri Mogherini. «Oggi è un giorno di festa» ha detto Renzi.
La vicenda della 27enne sudanese, che nei mesi di prigionia ha partorito in catene la secondogenita Maya, era stata citata anche dal presidente del Consiglio in occasione del suo discorso di inaugurazione del semestre europeo a Strasburgo. Parlando di Meriam e delle ragazze nigeriane sequestrate dagli islamisti di Boko-Haram, Renzi aveva sottolineato: "Se non c’è una reazione europea non possiamo sentirci degni di chiamarci Europa".
(Avvenire, 24 luglio)
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