Un uomo britannico che ha fondato un’organizzazione per aiutare gli altri ha fiducia nel pontefice
Ci sono state molte critiche sulla scia del recente incontro di papa Francesco con le vittime di abusi sessuali da parte di membri del clero, ma dopo aver incontrato il papa Peter Saunders ha grande fiducia.
Saunders, un ex insegnante che ha abbandonato il suo lavoro per fondare la National Association for People Abused in Childhood (NAPAC), ha rilasciato un’intervista a The Boston Globe il giorno dell’incontro affermando che l’evento è stato un momento che gli ha “cambiato la vita”.
57enne, Saunders ha vissuto l’incubo degli abusi di cui è stato vittima dagli 8-13 anni per un quarto di secolo. Gli abusi sono stati perpetrati da un membro della sua famiglia, un insegnante laico, e da due sacerdoti nella sua scuola cattolica.
La NAPAC, che oggi ha 19 anni di attività, lotta per fornire un sistema di supporto alle altre vittime di abusi – sessuali, fisici ed emotivi.
Saunders si è mostrato ottimista verso la possibilità che papa Francesco porti avanti l’impegno della tolleranza zero e della responsabilità. “Credo che sia un uomo sincero”, ha detto alla corrispondente del Globe a Roma Inés San Martín, “e penso che sia una persona che vuole fare bene in questo campo”.
La Chiesa negli Stati Uniti ha iniziato a intraprendere riforme di grande portata per difendere i bambini dagli abusi sessuali da parte di membri del clero sulla scia dei resoconti del 2002 del Globe sulle diocesi che avevano fallito nell’agire contro i sacerdoti abusatori.
Molti critici hanno pensato che papa Francesco, eletto nel marzo 2013, ci abbia messo troppo tempo per incontrare le vittime e non sia stato proattivo come avrebbe dovuto quando era arcivescovo di Buenos Aires.
Saunders vuole dargli il beneficio del dubbio.
“Il papa ha 77 anni, il che significa che ha incontrato centinaia di vittime di abusi sessuali, non necessariamente ad opera di sacerdoti”, ha dichiarato. “Ha sicuramente celebrato un gran numero di Messe alle quali erano presenti vittime di abusi sessuali. Questa è stata la prima occasione ufficiale. Prego che mandi un messaggio a ogni vescovo e a ogni diocesi del mondo dicendo che non devono mai coprire fatti come questi”.
“Questa mattina”, ha spiegato riferendosi all’incontro con Francesco, “ho esortato il papa a formare i suoi sacerdoti e i suoi vescovi a lavorare con le autorità civili quando c’è un qualsiasi pericolo potenziale per i bambini. Annuiva con decisione. Non ha detto molto, ma penso che capisca cosa intendevo. Ho fiducia in lui, e posso solo sperare che non tradirà questa fiducia”.
Il pontefice ha celebrato la Messa mattutina nella cappella della Casa Santa Marta, dove vive, e ha parlato a sei vittime di abusi e alle loro famiglie invitate all’incontro. Dopo pranzo, ha incontrato ogni vittima in modo individuale.
“In quell’omelia ha detto tutte le cose giuste”, ha commentato Saunders, per il quale Francesco ha trasmesso un messaggio importante anche senza parole.
“Onestamente posso dire di essermi seduto e di aver guardato negli occhi un vero uomo, che incidentalmente è il papa”, ha confessato Saunders. “E ho visto una persona onesta, sincera, piena d’amore, e questo per me è abbastanza, perché nessuno di noi è perfetto”.
[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]