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Dio ci parla?

I cieli narrano la gloria di Dio

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padre Carlos Padilla - Aleteia - pubblicato il 14/07/14

È una voce salda, profonda, vicina, calda, è la voce che riconosciamo perché ci chiama per nome

Oggi vogliamo ascoltare la voce del Signore. Gesù chiama le sue pecore ed esse riconoscono la Sua voce. Dio ci parla. Continua a parlare. La nostra vita consiste nell'ascoltare la voce di Dio e seguire i Suoi passi. Gesù cammina davanti a noi, ci aspetta, ci chiama per nome, ci guida. Non andiamo noi davanti. È Lui che va davanti.

Molte volte ci spaventa sapere ciò che Dio vuole. Temiamo che ci tolga tutto, che cambi i nostri progetti. Ci fa paura il futuro incerto, il campo senza limiti, senza confini. Ci fa paura confondere il cammino seguendo altre voci. Ci fa paura quello che non controlliamo e possiamo solo supporre.

A volte ci preoccupiamo troppo della vita anziché preoccuparci di ciò che ci aspetta in ogni momento. Come ha detto papa Francesco, “le supposizioni sono come i futuribili: sono sempre una tentazione. Lì non c'è Dio, perchè Lui è il Signore del tempo reale. Del passato constatabile e del presente discernibile”. Quanto al futuro, è “Signore della Promessa” che chiede da noi fiducia e abbandono.

La Sua voce ci invita a confidare e ad abbandonarci. È una voce salda, profonda, vicina, calda. È la voce che riconosciamo, perché ci chiama per nome. La stessa voce che ha chiamato Maria Maddalena davanti alla porta del sepolcro. Ella ha ascoltato il suo nome e ha riconosciuto la voce del Signore.

Gesù ci chiama per nome. È la Sua voce che riconosciamo. Quanto è difficile ascoltare bene! A volte non ascoltiamo.

La Vergine Maria ci insegna a riconoscere la voce di Dio nella nostra vita. Ci insegna a decifrare i segni, ad ascoltare il nostro nome pronunciato con affetto infinito. Maria ha saputo ascoltare Dio nel silenzio di Nazareth quando era bambina. Lo ha ascoltato nel suo cuore virginale. Ha sentito il Suo amore, ha notato la Sua presenza. Aveva sempre cercato la Sua vicinanza e ora Egli era dentro di lei per sempre.

Prima aveva notato il Suo calore e toccato il Suo volto nascosto nell'anima. Nell'Annunciazione si è fatto presente nell'angelo. Ha ascoltato con nitidezza la promessa. Si è fidata di Lui, anche se non controllava le cose. Sembrava tutto impossibile, ma per Dio non c'è nulla di impossibile. Egli può tutto. La promessa è diventata realtà. Lunghi cammini. Silenzi indecifrabili. Anni di attesa. Dio che cammina nel suo cuore di Madre. Occulto e visibile. Voce e silenzio. Una presenza viva che sembrava assenza.

Vorremmo imparare ad ascoltare la Sua voce, a fare silenzio dentro di noi. Egli ci chiama, chiama tutte le sue pecore. Ci conosce, ha guardato nel nostro cuore. Sa quali sono le nostre paure e le nostre insicurezze. Conosce la nostra povertà e si meraviglia di fronte alla nostra bellezza. La Sua voce è una chiamata d'amore, un appello, il desiderio espresso che viviamo con Lui.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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