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A Cuba la prima chiesa cattolica

Cuban bishops call for political reform, open US policy – it

Peter Asquith

Aleteia - pubblicato il 14/07/14

55 anni dopo la rivoluzione castrista (1959) sarà costruita la prima chiesa a Cuba

Il municipio di Sandino, nella provincia di Pinar del Río, è stato scelto come luogo di costruzione della prima chiesa cattolica a Cuba a cinquantacinque anni di distanza dalla rivoluzione castrista del 1959. “Non un luogo scelto a caso”, sottolinea l’Osservatore Romano. Sandino è nato da uno dei pueblos cautivos creati dal regimecomunista — riferisce EnOriente.com — per allontanare in maniera forzata migliaia di famiglie dai loro luoghi di origine perché accusate di aver preso parte o collaborato alla rivolta dei contadini all’inizio degli anni Sessanta nel massiccio montuoso di Escambray”.
Il nuovo edificio “sorgerà grazie alla collaborazione con la parrocchia di San Lorenzo a Tampa, negli Stati Uniti, in gran parte composta da fedeli cubani in esilio. Potrà ospitare" – spiega il quotidiano della Santa Sede – "circa duecento persone e occuperà un’area di ottocento metri quadrati nel centro della città. "Da molti anni aspettavamo una chiesa" racconta il parroco di Las Martinas y Sandino, padre Cirillo Castro. Il sacerdote è stato recentemente a Tampa per incontrare le autorità ecclesiastiche locali e raccogliere donazioni per la costruzione del luogo di culto”. 
(Adnkronos, 12 luglio)

Una landa desolata circondata dal filo spinato. La storia di Sandino, pueblo cubano di 40mila abitanti, era cominciata malissimo. Posto all’estremità occidentale dell’isola, a una notte di viaggio dall’Avana, fu creato dal nulla negli anni Sessanta come luogo di deportazione per migliaia di famiglie contadine "colpevoli" di aver partecipato alla rivolta contro il regime comunista nel massiccio montuoso di Escambray. Oggi questo ex pueblo cautivo, nella provincia di Pinar del Rio, è diventato un simbolo per i cubani in esilio negli Stati Uniti. E saranno proprio loro a costruirvi una chiesa
Finisce così la storia di Sandino, villaggio "dei carcerati", che porta il nome di quell’Augusto César rivoluzionario nicaraguense e leader della resistenza all’occupazione degli Stati Uniti. E comincia la nuova storia della parrocchia di Las Martinas y Sandino, nel segno della libertà e della speranza. La chiesa, a lungo attesa dai cattolici cubani, occuperà un’area di 800 metri quadrati nel centro della cittadina e potrà accogliere fino a 200 fedeli. «Ora finalmente siamo sulla strada giusta», ha commentato il parroco don Cirillo Castro. Restano i nomi, ma è tutta un’altra storia. 
(Avvenire, 12 luglio)

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