Esce in italiano “Pagine d’amore” di Karen Kingsbury
In America e in tutti i paesi anglosassoni è molto diffuso un filone di narrativa di contenuto esplicitamente cristiano (la cosiddetta christian fiction) che, numeri alla mano, è anche vincente sul mercato.
La Tyndale House, il più importante degli editori cristiani americani, a febbraio 2014 ha fatto sapere che il fatturato è costante; anzi, contano di aumentarlo tramite nuove strategie (ad esempio, uno specialista di social media lavora a tempo pieno con gli autori per formarli e sostenerli), come anche attraverso una lista di titoli eccellenti e un pubblico fidelizzato di persone di ogni età ed estrazione sociale che gradisce libri di vario genere (sentimentali, fantasy, thriller, science fiction) ma senza scene volgari, erotiche, violente, scurrili; tutto questo realizzato da un pool di scrittrici amatissime come Francine Rivers, Karen Kingsbury e Joel Rosenberg.
Lo scorso 26 giugno la Rivers ha annunciato che dal suo bestseller Redeeming Love sarà tratto un film per la Cantinas Entertainment, LLC, una società cinematografica con lo scopo di portare sullo schermo storie ispirate ai valori della vita, della famiglia, della conversione e della fede.
Il vasto e diffuso mercato della christian fiction è anche incoraggiato dal riconoscimento critico dei Christy Award assegnati, a partire dal 2000, ai romanzi più eccellenti nell’ambito delle tematiche cristiane, per le categorie del Romanzo d’esordio, Thriller, Romantico, Storico, Futuristico, Fantastico e di Narrativa Contemporanea.
Rispetto al mercato italiano dove la narrativa religiosa è legata a singole proposte “d’autore”, in America essa segue le medesime regole di quella “commerciale”: un ventaglio di autrici (giornaliste, catechiste, insegnanti, casalinghe) che propongono storie che colpiscono l’immaginario collettivo, con un linguaggio semplice che ha la forza di scaldare milioni di cuori.
Nel nostro paese invece l’approccio autore-lettore ha un’impronta fortemente culturale, per cui si guarda alla singola proposta editoriale valutandone lo spessore intellettuale: il romanzo, così, veste canoni letterari che “irrigidiscono” l’opera, rendendola ben scritta ma accessibile ad un pubblico molto più ristretto e preparato.
Nel mondo anglosassone, invece, sono promosse opere appositamente senza filtri letterari in modo che qualsiasi lettore possa immedesimarsi nella storia, riflettere, emozionarsi e commuoversi. Di solito i lettori sommergono le autrici di innumerevoli lettere in cui raccontano come i romanzi abbiano cambiato loro la vita: riconciliazioni in famiglia, matrimoni salvati, un nuovo slancio alla preghiera e così via.
Prova di questo successo è che, finalmente, è stato proposto in italiano Pagine d’amore di Karen Kingsbury. Racconta la storia di una libreria il cui anziano proprietario, dopo una terribile alluvione, è sull’orlo del fallimento. Angosciato dal rischio di dover perdere tutto ad un passo dalla pensione, prega Dio che lo aiuti. Accade allora che proprio i due giovani che lì, sette anni prima, si erano conosciuti, ora si ritrovino e decidano di aiutarlo.
Non è un romanzo lungo o complicato: con uno stile semplice, adatto a tutti, l’autrice traccia una storia delicata di bei sentimenti e di sogni in cui credere, nonostante tutto. Rispetto alla narrativa religiosa italiana, la Kingsbury non teme di citare Dio in maniera esplicita in vari punti del romanzo: mette in bocca ai personaggi versetti biblici, preghiere, salmi, cantici e inni. Alcuni di loro credono già in Dio, altri lo riscoprono perché Dio dà molte seconde opportunità e ci sorprende oltre i nostri meriti e aspettative.
Il filo conduttore della storia è la fiducia: credere nei sogni, nell’amore e in Dio – questo il messaggio dell’autrice – è l’arma vincente per tutti: per i personaggi che possono iniziare una nuova vita, e per i lettori che rinsaldano la fiducia nelle vie misteriose, ma efficaci, di Dio.