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Il sacerdote spagnolo che ha inventato la “tecno” negli anni Quaranta

Don Juan García Castillejo

© Public Domain

Alfa y Omega - pubblicato il 02/07/14

Don Juan García Castillejo inventò nel 1933 l'apparecchio elettrocompositore musicale

L’origine della musica tecno viene associata agli anni Ottanta del secolo scorso negli Stati Uniti, ma già negli anni Quaranta un sacerdote spagnolo aveva inventato un apparecchio capace di riprodurre questo tipo di musica. Don Juan García Castillejo inventò infatti nel 1933 quello che chiamò apparecchio elettrocompositore musicale.

L’invenzione “non è una riproduzione di suoni immagazzinati in precedenza, ma un apparecchio che produce suoni che si coordinano tra loro mediante i meccanismi regolati dal rapido impulso o scossi da alcune spazzole mosse di tempo in tempo, a caso, da motori governati da combinazioni casuali”, spiegava lo stesso sacerdote nel 1944.

Secondo il divulgatore scientifico Miguel Ángel Delgado, l’elettrocompositore musicale era “una macchina programmabile e capace di creare sequenze musicali automatiche mediante un selettore di suoni, un altro di tempo e un motore combinatore di note, completati con vibratori meccanici che apportavano effetti come vibrati, gorgheggi e trilli”.

“Ho visto l’apparecchio quando ero bambino. Era una radio di quelle antiche. Era piena di interruttori e aveva una tastiera come di piano. Suonando la tastiera, i suoni imitavano violini, trombe, clarinetti, un’orchestra intera in modo chiaro e nitido. E ciò che richiamava maggiormente la mia attenzione è che usciva una voce umana”, ricorda il nipote del sacerdote, come riferisce El Economista.

Per i ricercatori, il sacerdote non lo realizzò per denaro, ma per la sua passione per la musica. La sua invenzione non gli diede denaro, ma il soprannome di sacerdote tecno degli anni Quaranta.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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musica
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