Il tema, come ci ricorda il Catechismo, non è l’omosessualità, ma la castitàSalve Padre Angelo,
vorrei chiederle una cosa, una curiosità che mi è venuta. Più che altro riguardante l’omosessualità.
Mi rendo conto che a questo quesito ha già risposto, ma la mia domanda è un po’ diversa: se due persone non si sposano per non profanare il sacramento del matrimonio che avviene solo tra uomo e donna e che non adotteranno mai nessun bimbo, se rimangono solo loro due con il loro sentimento commettono sempre un peccato grave???
Si è parlato a sfavore dei matrimoni gay (giustamente). Ma, ad esempio, delle coppie vogliono solo stare insieme senza matrimonio e adozioni commettono peccato ugualmente?
Se la risposta è sì, perché è un peccato?
Non è colpa loro se amano quella determinata persona. Che colpa hanno loro in tutto questo?
Se provano dei sentimenti positivi l’uno per l’altro come può essere sbagliato tutto ciò?
Grazie, saluti.
Aspetto con trepidazione una sua risposta.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la convivenza tra due omosessuali di per sé non è peccato.
Così come la tendenza omosessuale non mette una persona in stato di peccato.
Peccato sono le azioni, e cioè i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso.
2. I rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso sono peccato, e grave, perché “sono privi della loro regola essenziale e indispensabile” (Congregazione per la dottrina della fede, Persona Humana, 8).
Manca infatti ad essi la complementarità dei sessi e la connessa capacità di suscitare la vita.
Costituiscono una grave alterazione del disegno di Dio sulla sessualità.
3. Un altro documento del Magistero della Chiesa ricorda che“è solo nella relazione coniugale che l’uso della facoltà sessuale può essere moralmente retto.
Pertanto una persona che si comporti in modo omosessuale agisce immoralmente” (Homosexualitatis problema, 7).
4. Se due persone omosessuali vivono insieme in maniera casta di per sé non commettono peccato.
I loro sentimenti possono essere di autentica amicizia.
5. Tuttavia la loro convivenza può diventare peccato per un doppio motivo.
Primo, perché di fatto si mettono in un’occasione prossima di peccato, e cioè di usare della loro genitalità in maniera del tutto difforme dal disegno di Dio.
Secondo, perché pur vivendo in maniera casta, mettono nell’occasione di pensare che non vivano la loro sessualità secondo Dio e così danno scandalo.
6. Inoltre per coltivare sentimenti “positivi” (come li chiami tu) di per sé non è necessario andare a convivere.
Quante persone sposate coltivano sentimenti “positivi” con altre persone al di fuori del matrimonio (in parrocchia, nel partito, nelle associazioni, nel lavoro…) ma ognuno rimane nella propria famiglia!
Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo