Cosa succede se la secolare tradizione del pellegrinaggio incontra il web 2.0? Nascono applicazioni come “La Via Francigena nel sud”, prima app ufficiale del percorso sacro nel Lazio. Ma oltre a fare da guida per le tappe dello storico cammino si presta bene anche come "Cicerone" storico-culturale.
La Via Francigena è la quint'essenza del pellegrinaggio perché rappresenta il percorso che l’Arcivescovo di Canterbury, Sigerico, intraprese nel 990 dal nord Europa alla volta di Roma, luogo dei martiri dei Santi Pietro e Paolo. Meta che successivamente divenne il tracciato ufficiale dei pellegrini che, dal Medioevo in poi, si recarono verso la capitale della cristianità.
Cosa offre?
Tra tecnologia e documentazione storica, l’applicazione offre una un'audioguida, in italiano, inglese e spagnolo che illustra l’itinerario dell’antica Prenestina, da Piglio (Frosinone) alla Capitale, passando per Serrone, Paliano, Genazzano, Cave, Palestrina, Zagarolo e Gallicano nel Lazio. Il database contiene al suo interno tutte le tappe degli ultimi 85 chilometri del pellegrinaggio verso Roma, tutte geo-referenziate e suddivise per tratti da compiere ciascuno nell’arco di una giornata di cammino.
Perché averla?
Il pellegrinaggio prevede l'attraversamento di centri storici e per questo l'app regala una mini-guida sui comuni attraversati dall’itinerario, oltre a una serie ricca di punti d’interesse che riguardano le ricchezze archeologiche, architettoniche e storiche delle varie località con sussidi audio/video per svolgere un triplice compito: guida turistica, mappa interattiva e fonte d’informazioni per chi vuole organizzare il proprio viaggio comodamente da casa.
Costo: app gratuita