Le preghiere di sostegno al paziente lavoro di Meter, contro la pedofilia
Viviamo in un mondo che non è affatto buono con i bambini. Viviamo una realtà di grave minaccia per la condizione dell’infanzia. Difficile dare cifre attendibili, le stime, sono di almeno 2 milioni i bambini ridotti in schiavitù sessuale nel mondo, seicentomila quelli vittime della pedopornografia. E il novanta per cento dei casi avvengono tra le mura domestiche, dove i piccoli dovrebbero trovare protezione e rispetto supremo. E in Italia? Ufficialmente i casi di abusi su bambini sono ventunmila ogni anno: le dimensioni di un’intera città. Tra i pochi a difendere i piccoli c’è Don Fortunato di Noto, fondatore ed animatore dell’Associazione Meter.
Realtà come Meter sono le uniche che sembrano far fronte a questo dramma che avviene dentro e fuori la Rete e i risultati si vedono, con decine di migliaia di siti pedopornografici scovati e prontamente denunciati da lui e dai suoi volontari. Come ci ha ricordato di recente Papa Francesco, dobbiamo allora tutti insieme vegliare e farci carico di quanto avviene: non possiamo abbassare la guardia. “Con i bambini non si scherza”, ha ribadito Francesco lo scorso 11 aprile di quest’anno, incontrando l’Ufficio internazionale cattolico per l’Infanzia, e si è messo in prima fila: “Mi sento chiamato a farmi carico di tutto il male che alcuni sacerdoti hanno compiuto, per gli abusi sessuali sui bambini. è un danno personale e morale, la Chiesa è cosciente di questo danno, e non faremo un passo indietro rispetto alle sanzioni che devono essere comminate. Ma – ha anche sottolineato – questi sacerdoti sono abbastanza come numero, ma non in proporzione alla totalità. Con i bambini non si scherza!”. Don Di Noto ha deciso di raccogliere questi messaggi – di vescovi e sacerdoti – in questo libro: “La Chiesa è dei piccoli. Da Benedetto XVI a Francesco i Vescovi accolgono la Giornata Bambini Vittime” (edito da PassionEducativa).
Nell’introduzione all’antologia, don Fortunato di Noto ci spiega come “lo scandalo della pedofilia nella Chiesa sarà la ragione del rinnovamento. Una rivoluzione che sarà compresa solo nei prossimi anni: dal Bambino nacque la vita e la salvezza; dai bambini, dal loro dramma, spesso solo farfugliato, si è levato il cammino della purificazione e della guarigione. È dalle grida dei bambini che si innalza la magnificenza e la lode a Dio, ma è anche il grido di giustizia, di revisione della vita; è quel grido che lacera e consuma, abbatte e calpesta i potenti”. È il paradosso cristiano, dalla sconfitta, alla Resurrezione, al riscatto. La Chiesa ha subito un enorme danno: spirituale innanzi tutto, e poi di credibilità a cui si aggiungono naturalmente i danni mediatici ed economici. Eppure grazie all’azione concreta di Benedetto XVI e al carisma di Papa Francesco, è stato possibile fare passi in avanti tanto in una più chiara pastorale dei seminari, quanto in una più attenta vigilanza da parte della Santa Sede. Nella sua raccolta di saluti, preghiere e raccomandazioni da parte di oltre 70 vescovi (oltre che ai due Papi), don Fortunato ricorda che questa è una benedizione proprio perché: “Il Vescovo alzerà la voce se lo Stato o gli uomini calpestano i diritti fondamentali dell’uomo, degli innocenti. La missione del Vescovo è evidentemente molto più ampia, “cattolica”, una missione grande in uomini fragili e peccatori; questo è per tutti”. E le parole – uno su tutti – di Monsignor Giuseppe Costanzo, della diocesi di Siracusa inquadrano il problema dal punto di vista antropologico: “La pedofilia è la parte più appariscente dell’iceberg: è l’effetto più estremo, in forma patologica, della visione materialista ed edonistica della vita, orientata alla strumentalizzazione della persona umana. È questa concezione della vita che genera tante ingiustizie nella nostra società. E l’ingiustizia più grave è quella subita dai bambini”. La lotta è lunga e soprattutto molto complessa, per questo siamo grati della testimonianza vera e di don Di Noto…