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Perché sposarsi è meglio?

Glorious wedding in Bali

© Mila Supinskaya/SHUTTERSTOCK

Desde la fe - pubblicato il 30/05/14

In base agli studi socio-demografici, il matrimonio è molto più stabile e notoriamente più solido dell'unione libera

di Francisco Luna Macías

Perché sposarsi è una delle cose più belle che si possano fare?

La Chiesa cattolica affronta attualmente sfide enormi di fronte all'erosione della figura del matrimonio in varie società, soprattutto occidentali. Per quello che si prevede, la proliferazione delle unioni libere e dei divorzi sarà uno dei temi morali che verranno affrontati nel Sinodo sulla Famiglia – che si svolgerà agli inizi di ottobre in Vaticano –, ha osservato Fernando Pliego, ricercatore sociale su temi come la famiglia.

In base agli studi sociologici, “si constata una diminuzione molto consistente della popolazione che si sposa, e un aumento consistente dell'unione libera. Ci sono alcuni Paesi in cui la relazione si è invertita: hanno già più unioni libere che matrimoni”.

“Si tratta di una realtà di grande rilievo in vista di qualsiasi decisione che la Chiesa cattolica possa prendere sul matrimonio e sulla vita delle famiglie”, ha specificato Pliego basandosi sulle ricerche svolte a livello mondiale sulle quali basa i suoi studi.

A suo avviso, “è opportuno che il Sinodo compia un'analisi adeguata della realtà”.

“I matrimoni sono più solidi”

L'esperto ha compiuto una distinzione tra il matrimonio e le ragioni per le quali l'unione libera spesso fallisce, segnalando che la proliferazione di questo tipo di unioni, che oggi si verifica con maggiore frequenza tra i giovani, “è un problema per la Chiesa cattolica e per chiunque sia interessato a rafforzare il vincolo tra uomo e donna”.

Per Pliego, si potrebbe analizzare a livello pastorale ciò che si può fare per molte persone che sono unite ma non arrivano al matrimonio né funzionano in quanto tale, perché la situazione di queste coppie può sfociare in condizioni difficili, come l'aggressione.

Nel matrimonio, ha osservato, “si ha un progetto chiaro di una comunità di aiuto, d'amore, di cooperazione; l'aspettativa e la speranza sono molto forti, per questo il matrimonio è più solido. Ha molta più chiarezza, e in base agli studi socio-demografici è molto più stabile e notoriamente più solido dell'unione libera”.

“Il matrimonio ha forza perché comporta un'aspettativa, sempre che si parli di un matrimonio per una religione, come la Chiesa cattolica. Chi ha un'unione libera si separa molto più facilmente di chi è sposato”.

Pliego fa poi notare che “gli studi socio-demografici devono tener conto del fatto che non tutte le unioni libere sono uguali, e questo permetterebbe di avere tre stili di lavoro con i giovani”.

Cita quindi tre tipi di unione libera: quella che è il risultato di una relazione casuale, senza aspettative né progetti per il futuro; quella che si ritiene come una prova e quella in cui i giovani dicono: “Non ci sposiamo ora perché dobbiamo racimolare un po' di soldi e farci una casa una volta finiti gli studi, e poi ci sposiamo”, ma “è un'unione libera con l'aspettativa di formare una famiglia e di avere un progetto di vita condivisa”.

Questo tipo di unione libera è una sorta di “matrimonio naturale”, in cui il ragazzo e la ragazza hanno un patto profondo di vita ma non c'è ancora un epilogo in un impegno formale con implicazioni istituzionali.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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