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In Belgio l’eutanasia è aumentata del 700 per cento in 11 anni

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Aleteia - pubblicato il 29/05/14
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Nel 2013 “la dolce morte” ha provocato il decesso di 1.816 persone. 150 casi al mese, 5 al giorno
Nel 2013 in Belgio sono state uccise 1.816 persone con l’eutanasia. A riportare i numeri è Le Soir evidenziando un aumento rispetto al 2012 del 26,8%, essendosi verificati in quell’anno 1.432 casi. In Belgio quindi si contano 150 casi di eutanasia al mese, cinque al giorno.

Numeri non accertati
I numeri, come scrive Tempi il 29 maggio, sono però parziali perché riguardano solo i casi regolarmente riferiti alla Commissione di controllo dell’eutanasia, creata in Belgio nel 2002 quando è stata approvata la legge con l’incarico di monitorare e punire gli abusi della norma. In 10 anni la Commissione non ha mai riscontrato neanche un caso di irregolarità, anche perché il suo presidente è il pioniere dell’eutanasia Wim Distelmans, ma questo non significa che non ce ne siano.

Un famoso medico in Belgio, il dottor Cosyns, già nel 2007 dichiarava pubblicamente: «Io non consulto mai un secondo medico» nei casi di eutanasia, cosa richiesta dalla legge. Nel 2013, invece, ha detto davanti al Senato che l’ha chiamato per discutere l’estensione dell’eutanasia ai minori, poi approvata: «È dal 2011 che non riporto più alla Commissione i casi di eutanasia».

La morte avanza
E c’è anche l’Olanda, dove la legge sull’eutanasia è molto simile a quella del Belgio e dove, secondo uno studio di Lancet, il 23 per cento di tutti i casi di eutanasia non viene riportato. Ma anche se aggiornati con questo difetto, i dati riferiti dalla Commissione belga impressionano se si pensa che dal 2003 le persone uccise con l’eutanasia nel paese sono aumentate di oltre il 700 per cento. Nel 2003 i casi erano 235 contro i 1.816 del 2013. Le cifre sono cresciute in modo costante a conferma dell’allarme lanciato dai medici belgi: «La legge sull’eutanasia sta portando alla banalizzazione della morte».